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Altro sangue in Nigeria: uccise 9 persone, tra cui un bambino di 5 anni

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Altro sangue in Nigeria: uccise 9 persone, tra cui un bambino di 5 anni

lunedì 28 Dicembre 2020 - 12:34
Altro sangue in Nigeria: uccise 9 persone, tra cui un bambino di 5 anni

Nuovi giorni di sangue in Nigeria. Le recenti notizie riferiscono di diversi attacchi ai danni di cristiani in più zone del paese. Sette persone sono state uccise alla vigilia di Natale nello stato di Borno, altre due nel vicino stato di Adamawa; tra queste un bambino di 5 anni. La Chiesa dei Fratelli (EYN) a Pemi, inoltre, è stata data alle fiamme e sette persone, tra cui un pastore, sono state rapite.

Morte e distruzione per i cristiani della Nigeria

Testimoni dei villaggi di Pemi e Debro, vicino a Chibok, nello stato del Borno (nord-est della Nigeria), hanno riferito a Morning Star News che gli autori dell’attacco sarebbero i militanti di Boko Haram.

“Case, automobili e negozi sono stati bruciati. Gli uomini armati di Boko Haram hanno effettuato gli attacchi per tre ore prima che i soldati arrivassero nell’area alle 21:00″, racconta un residente.

“Gli aggressori di Boko Haram hanno distrutto l’edificio della chiesa di EYN e hanno saccheggiato il cibo da molte case prima di bruciare circa 10 abitazioni a Pemi, che si trova a circa 20 chilometri dalla città di Chibok”, ha riferito un altro. Sette persone sono state uccise, altre sette sequestrate. Tra queste ultime anche un pastore.

Ucciso un bambino di cinque anni

Anche l’attacco ad Adamawa è da ascrivere probabilmente a Boko Haram. Residenti riferiscono, però, che le forze armate nigeriane sono riuscite a respingere gli assalitori. La maggior parte della popolazione si è nascosta tra i cespugli e le colline vicine.

Il governatore di Adamawa Ahmadu Umaru Fintiri, tuttavia, ha dichiarato il giorno di Natale che due civili, tra cui un bambino di cinque anni, erano morti nell’attacco.

“Qualunque cosa Boko Haram abbia pianificato contro di noi è fallita”, ha scritto un residente della zona a Morning Star News. “Qualunque cosa sia, festeggeremo comunque il Natale. Gesù, siamo così grati oggi anche per la brutta esperienza che abbiamo avuto la scorsa notte. Non abbiamo nulla da offrire come ringraziamento, ma offriamo i nostri cuori in profonda supplica alla Tua maestà in questo giorno di Natale”.

La situazione in Nigeria si fa sempre più cruenta. Per comprenderlo, basta esaminare un semplice dato: all’interno della World Watch List 2020 di Open Doors il Paese al 12° posto per la persecuzione ai danni dei cristiani. Tuttavia, se si guarda a numero degli uccisi, la Nigeria è al secondo posto, dietro al Pakistan. La crudeltà con cui i cristiani nigeriani vengono perseguiti è tra le più atroci al mondo.

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