Hanno visto la loro chiesa divorata dalle fiamme per ben cinque volte, colpiti dalle continue minacce degli estremisti musulmani che hanno prospettato loro la morte in caso avessero continuato a riunirsi per vivere la propria fede. Queste le recenti notizie dal Sudan.
Questo mese la polizia ha arrestato nove dei quattordici musulmani radicali sospettati degli incendi alle strutture di culto temporaneo della Chiesa sudanese di Cristo nell’area Dar El-Salam di Omdurman. A comunicarlo Shanbago Awad Mugadam, avvocato difensore dei cristiani colpiti.
Cinque incendi alla Chiesa sudanese di Cristo
Il primo incendio, stando a ciò che riporta Morning Star News, sarebbe avvenuto il 19 gennaio 2019. A seguire, altri quattro episodi nel 2020, rispettivamente il 4, il 19 e il 28 gennaio e il 7 agosto.
Nonostante le minacce, la comunità cristiana ha deciso di rivolgersi alla polizia locale dopo l’ultimo episodio. A seguito delle reticenze delle forze dell’ordine, ha poi assunto un avvocato intraprendendo una battaglia legale che ha portato la polizia a registrare il caso e ad arrestare nove sospetti. Altri cinque risultano attualmente latitanti.
Cristiani in Sudan, una presenza indesiderata
L’attività della chiesa cristiana nella zona è iniziata il 24 dicembre 1993. Dopo la distruzione dell’edificio, la comunità, che conta 150 membri circa, si è attrezzata con delle tende. Anche queste, tuttavia, sono state bruciate nei quattro attacchi successivi.
“La presenza della chiesa distruggerà le nostre generazioni”, avrebbe dichiarato uno dei sospettati dopo la denuncia alla polizia. Secondo l’avvocato Mugadam, un estremista musulmano avrebbe addirittura incitato il figlio e le altre tredici persone a bruciare la chiesa.
Il reverendo Kuwa Shamal, pastore di un’altra chiesa della SCOC, punta il dito contro gli estremisti musulmani associati all’ex National Congress Party (NCP), guidato dall’ex presidente Omar al-Bashir.
Ad oggi il Sudan si trova al settimo posto della World Watch List 2020 di Open Doors, la lista dei 50 Paesi al mondo dov’è più difficile essere cristiani.