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Coronavirus, due gemelli carabinieri perdono la vita a pochi mesi uno dall’altro

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Coronavirus, due gemelli carabinieri perdono la vita a pochi mesi uno dall’altro

venerdì 18 Dicembre 2020 - 17:00
Coronavirus, due gemelli carabinieri perdono la vita a pochi mesi uno dall’altro

A Bari è avvenuta una delle tantissime tragedie familiari che, da quando l’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 fa parte della nostra vita, sono purtroppo quotidiane in Italia. Nella zona del capoluogo pugliese, si piange infatti per l’addio ai gemelli Michelangelo e Nicola Sansipersico. Cinquantasei anni entrambi, sono stati stroncati dalle complicanze della polmonite interstiziale bilaterale, principale manifestazione della patologia del Covid-19.

Le due vittime del virus vestivano l’uniforme dei Carabinieri. Il primo tra loro ad andarsene ha chiuso gli occhi lo scorso marzo, a inizio emergenza. Il secondo, invece, è stato stroncato dal Covid-19 nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 2020.12.17

Nicola il primo ad andarsene nell’Italia del primo lockdown

Nicola è stato il primo dei gemelli Sansipersico a cadere per via del Covid-19. L’uomo se ne è andato lo scorso 27 marzo, a meno di tre settimane dall’inizio di quel primo lockdown che ha fermato l’Italia e ha visto tutta la popolazione guardare con forte apprensione alla battaglia che si stava consumando nelle corsie degli ospedali. Ai tempi, Nicola era in servizio a Voghera, cittadina in provincia di Pavia.

Michelangelo, come sopra specificato, si è spento diversi mesi dopo, nella notte tra martedì e mercoledì scorso. Il Carabiniere è stato ricordato con forte affetto dai colleghi dell’Arma. In una nota, è stato celebrato il suo profondo spirito di servizio, che lo ha visto in prima linea per 40 anni.

Nella nota, si legge altresì che Michelangelo Sansipersico è stato un punto di riferimento importante per tantissimi colleghi che hanno condiviso con lui il percorso professionale. Con indosso la divisa dell’Arma dei Carabinieri dal 1981, Michelangelo Sansipersico aveva alle spalle una carriera di tutto rispetto. L’uomo, infatti, era riuscito a diventare Luogotenente di Carica Speciale.

Sono a dir poco speciali le parole spese dagli ex colleghi di Michelangelo Sansipersico, che lo hanno descritto come “profondo conoscitore della polizia giudiziaria e indissolubilmente legato ai valori portanti dell’istituzione”.

A manifestare il cordoglio alla famiglia distrutta dei Sansipersico ci ha pensato anche Pasquale Regina, primo cittadino di Toritto, città di origine dei due Carabinieri. Il politico si è detto “senza parole per l’inimmaginabile destino che ha accomunato Nicola e Michelangelo”.

Un passato nella Milano da Bere

Soprannominato Dotto, Michelangelo Sansipersico aveva un passato di lavoro nella Milano da Bere, quel fervore brulicante di business ed eccessi che ha preceduto lo scoppio dello scandalo Mani Pulite. In un’Italia che ci sembra oggi preistoria, il compianto Carabiniere pugliese aveva lavorato come investigatore al fianco di Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo il cui nome è stato consegnato alla storia per l’arresto del boss Totò Riina.

Nella giornata del 16 dicembre, De Caprio ha ricordato su Facebook l’ex compagno di lavoro. Sulla sua pagina Facebook ufficiale, l’uomo che ha consegnato alla giustizia il capo dei capi ha pubblicato una foto dei gemelli Sansipersico in un momento di relax. I due Carabinieri, infatti, sono ritratti in spiaggia.

Nel suo post, che è stato accolto da migliaia di like, Ultimo ha descritto Michelangelo Sansipersico come una persona che ha “combattuto con onore sulla strada accanto a noi, con coraggio, senza nulla chiedere”.

Da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria, l’Arma dei Carabinieri ha visto cadere per via del Covid-19 18 uomini. Ad oggi, invece, sono più di 6000 i Carabinieri che sono stati contagiati dal SARS-CoV-2. Michelangelo e Nicola Sansipersico lasciano le figlie – ne avevano entrambi una – e un terzo fratello di nome Rocco.

Fonte: Letto Quotidiano

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