Sono scesi in piazza per chiedere di tornare a riaprire totalmente, perchè la “ristorazione è sicura” ed è tempo di tornare alla normalità. Lo hanno fatto a gran voce i ristoratori romani, insieme ai colleghi di altre regioni d’Italia, nei pressi del Pantheon di Roma, protestando contro il Governo Conte.
Uniti sotto la bandiera di Confesercenti e della sua Fiepet (Federazione italiana esercenti pubblici e turistici), gli operatori hanno occupato la piazza segnata a terra da bollini antiassembramento. “Il Governo Conte sta uccidendo una eccellenza italiana. Non siamo noi gli untori”, dice Claudio Pica, presidente Fiepet.
I ristoratori scendono in piazza contro il Governo Conte
“Hanno fatto riaprire i megastore, ma chi controlla? Non si tratta di una categoria contro l’altra- chiarisce- ma vogliamo risposte dal Governo. Conte ha detto che ci incontrerà, noi lo speriamo”. All’Esecutivo i ristoratori chiedono la risoluzione del problema degli affitti alla Cosap, che chiedono di “non pagare per tutto il 2021, non bastano i primi tre mesi, come si dice”. E poi il credito, perchè “il ‘bazooka’ promesso non è mai arrivato, e allora chiediamo nuovi finanziamenti rimborsabili in 10-15 anni. La pandemia durerà forse anche un altro anno- dice ancora Pica- è impensabile che il Governo Conte continui a vessarci, non ce la facciamo più. Anche i dipendenti stanno prendendo il 52% dello stipendio, stanno con 750 euro al mese e senza tredicesima e quattordicesima. Le loro famiglie passeranno un brutto Natale. Il Governo Conte sta uccidendo noi e tutte le nostre famiglie”.
“Il Governo Conte continua a vessarci”
Tra le richieste, anche una moratoria per tutto il 2021 dei mutui e dei finanziamenti e una fiscalità di vantaggio. “È una protesta che viene dalla base, dagli operatori di Roma che non ce la fanno più a sostenere le spese. Vogliamo la riapertura delle attività, perchè nei ristoranti vengono rispettate tutte le norme anti-Covid. Non è giusto che la somministrazione venga chiusa- ribadisce Valter Giammaria, presidente Confesercenti Roma e Lazio- anche perchè dopo le 18 la città è morta, ne risentono tutti. Adesso dobbiamo riaprire in sicurezza”.
“Conte è un bugiardo, c’è la volontà politica di distruggere il tessuto commerciale- dice Fabio Mina, vicepresidente Fiepet Roma e Lazio- Dopo Natale scenderemo ancora in piazza sempre più agguerriti”.