Le misure restrittive degli spostamenti per il Natale potrebbero essere in vigore dal 21 dicembre al 6 gennaio. E non ci sarà solo un Dpcm sulle misure anti-Covid ma sarà necessario un decreto o una legge ordinaria per limitare gli spostamenti tra regioni nel periodo natalizio. Questo il tema della riunione di questa sera tra Giuseppe Conte e i capigruppo della maggioranza.
Nuovo Dpcm, spostamenti a Natale: cosa è consentito
Sarà sempre consentito il rientro nel proprio luogo di residenza ma ci sono due ipotesi sul tavolo: consentire solo il rientro nella propria residenza o allargare gli spostamenti ai ricongiungimenti. Conte sembra preferire la seconda tesi e ha espresso qualche perplessità su alcune misure delle regioni considerate da lui troppo restrittive. Il premier ha sottolineato che è necessario continuare così per evitare la terza ondata.
Nuovo Dpcm, sarò un Natale “giallo rafforzato”
Quello che ci apprestiamo a vivere sarà un Natale di colore “giallo rafforzato”. L’obiettivo è quello di portare l’Rt sotto l’1. Il sistema di monitoraggio – ha argomentato il premier secondo quanto riferiscono fonti di maggioranza – sta funzionando. Questo ci consente di abbassare le curva con un ‘lockdown dolce’ e ci aspettiamo un Natale in giallo. Non è escluso, però, che qualche regione possa essere ancora di colore ‘arancione’. La priorità è comunque – ha argomentato il presidente del Consiglio, secondo quanto viene riferito – evitare una terza ondata per scongiurare la sovrapposizioni a distribuzione vaccini. Pure in una situazione relativamente più tranquilla dobbiamo – il ragionamento del presidente del Consiglio sempre secondo quanto viene riferito – tenere duro nelle restrizioni. Siamo nel pieno della seconda ondata, se affrontiamo il periodo di Natale. così andiamo in faccia alla terza ondata”.
Nuovo Dpcm, quante persone a tavola per Natale?
Conte non ha parlato di numeri parlando delle tavolate natalizie. A tal riguardo ci saranno solo raccomandazioni. Lo ha ribadito il premier Giuseppe Conte ai capigruppo della maggioranza nella riunione di oggi. Il coprifuoco verrà mantenuto alle 22 anche la notte del 24 e del 31.
Salvini: “Non penso che nessuno stia pensando ai veglioni, non stanno chiedendo l’apertuta delle piste di sci, ma di permettere a chi ha una seconda casa di raggiungerla. Qual è il problema se invece di essere in tre a Milano sono in tre in Val d’Aosta o a Canicattì? Sarebbe inaccettabile una chiusura da parte del governo a fronte di una mancanza di contributi economici” alle attività che subiranno le conseguenze della chiusura. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Cartabianca, su Rai 3.