Un crampo fortissimo e poi la corsa in ospedale. Così, Meghan Markle ha descritto al “New York Times” l’aborto spontaneo vissuto questa estate. “Sapevo, mentre stringevo il mio primogenito, che stavo perdendo il mio secondo”, ha commentato la duchessa di Sussex nel raccontare la tragedia vissuta insieme al marito Harry.
Meghan Markle: “Ho provato a immaginare come saremmo guariti”
Tutto ebbe inizio mentre stava cambiando il pannolino ad Archie. La duchessa ha subito compreso che qualcosa non andava nell’avvertire quel forte dolore. “Mi lasciai cadere a terra con Archie tra le braccia, canticchiando una ninna nanna per tenerci calmi entrambi, la melodia allegra in netto contrasto con la mia sensazione che qualcosa non andasse bene”, ha raccontato. Subito la consapevolezza: “Sapevo, mentre stringevo il mio primogenito, che stavo perdendo il mio secondo“.
Dopo il malore la corsa in ospedale. “Un dolore insopportabile“, commenta Meghan Markle. “Giacevo in un letto d’ospedale, tenendo la mano di mio marito. Sentii l’umidità del suo palmo e gli baciai le nocche, bagnate da entrambe le nostre lacrime. Fissando le fredde pareti bianche, i miei occhi si velarono. Ho provato a immaginare come saremmo guariti”.
La duchessa di Sussex ha voluto svelare la notizia, celata nel segreto, proprio nel giorno del Ringraziamento. Non è una scelta casuale, l’intenzione è quella di rimarcare l’importanza del dialogo come mezzo d’aiuto e di conforto.
“Perdere un bambino significa portare un dolore quasi insopportabile, vissuto da molti ma di cui parlano pochi – ha raccontato -. Nel dolore della nostra perdita, io e mio marito abbiamo scoperto che in una stanza di 100 donne, da 10 a 20 di loro avrebbero sofferto di aborto spontaneo. Eppure, nonostante l’impressionante comunanza di questo dolore, la conversazione rimane un tabù, piena di vergogna (ingiustificata) e perpetua un ciclo di lutto solitario“.
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