x

Selezionati per te (1 di 1 articoli):

<< >>

Pakistan, adolescente cristiana rapita e costretta al matrimonio: le proteste portano al rilascio

GinaLoPiparo

Pakistan, adolescente cristiana rapita e costretta al matrimonio: le proteste portano al rilascio

martedì 17 Novembre 2020 - 13:02
Pakistan, adolescente cristiana rapita e costretta al matrimonio: le proteste portano al rilascio

Ha rapito un’adolescente cristiana e presentato dopo due giorni il certificato di matrimonio. Le proteste spingono i giudici ad ordinare il rilascio della giovane.

La vicenda è accaduta in Pakistan e a parlarne è Porte Aperte. Ali Azhar, 44enne musulmano, ha rapito Arzoo, cristiana di 13 anni. Due giorni dopo l’accaduto, la polizia informa il padre della ragazza che l’uomo ha presentato certificato di matrimonio, documento che indica che la giovane ha 18 anni e si è convertita all’Islam. Ma non è tutto: dopo due settimane, l’Alta Corte del Sindh ha addirittura conferito al rapitore la custodia di Arzoo, suscitando un grande movimento di protesta.

Le manifestazioni sono andate buon fine: lunedì 3 novembre i giudici hanno finalmente ordinato alla polizia di garantire il rilascio della giovane. Un segnale positivo per la minoranza cristiana, raramente difesa dalla giustizia in Pakistan.

Pakistan, rilasciata adolescente costretta al matrimonio

La ragazza è stata liberata, ma non ha potuto ancora far ritorno a casa. Si trova sotto la custodia statale, che le fornisce assistenza.

La famiglia di Arzoo ora si chiede se potrà beneficiare di un processo equo e della giusta protezione. La vicenda, purtroppo, è specchio di una realtà ben radicata in Pakistan, come riferisce un contatto locale di Porte Aperte: “I cristiani in Pakistan amano il loro Paese. Molti di loro sono impegnati nel suo sviluppo. Pregano sinceramente che nei prossimi giorni sia loro servita giustizia e che i tribunali stabiliscano un chiaro precedente. Una tale decisione consentirebbe di chiarire che i bambini, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa, in futuro saranno protetti contro gli abusi […] in conformità con le leggi del paese che limitano il loro matrimonio. Arzoo è il volto di molti altri bambini sposati con la forza“.

Sebbene la decisione dei giudici sia un segnale positivo per i cristiani del Pakistan, non mancano le zone d’ombra soprattutto in relazione al comportamento tenuto da Arzoo al processo. In una prima udienza in tribunale, infatti, la ragazza ha recitato la professione di fede dell’Islam e ha testimoniato di essere musulmana e avere 18 anni, età legale per il matrimonio. “Questo è un duro colpo per i cristiani di tutto il Paese – ha commentato un leader cristiano -. Le sue reazioni, risposte e comportamento sono quelli di un bambino a cui è stato fatto il lavaggio del cervello”.

La corte ha dunque ordinato esami medici per confermare l’età della ragazza. Tuttavia, la situazione è più che delicata: “La situazione è molto tesa. Siamo lieti della recente sentenza del tribunale di arrestare l’uomo che ha rapito, abusato e costretto Arzoo a sposarsi. Ma potrebbero esserci disordini e violenze pubbliche perché ha confessato di essere musulmana”, raccontano i cristiani dell’entourage della ragazza pakistana.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta