Il divieto della Polonia all’aborto in caso di malformazione del feto ha causato numerose proteste che hanno di fatto condotto al blocco dell’iscrizione della norma in gazzetta ufficiale. Ma non è tutto: il ministro svedese per l’uguaglianza di genere Åsa Lindhagen ha, infatti, invitato le donne polacche ad andare in Svezia per avvalersi dell’interruzione di gravidanza proponendo di offrire loro un aborto gratuito e sovvenzionato.
“Lasciate che le donne polacche abortiscano in Svezia!”, ha scritto sul proprio profilo Instagram accennando a quanto accaduto negli anni Sessanta e alla proposta del suo partito.
Durante il dopoguerra, infatti, quando l’aborto era illegale in Svezia, si diffuse il fenomeno noto come “abort trip” con una espressione ancora in uso nella lingua svedese. Moltissime donne si spostavano per andare ad abortire in Polonia, secondo un vero e proprio flusso di “turismo dell’aborto”.
La pratica in Svezia fu poi legalizzata nel 1974 e lo stato ha ricoperto posizioni via via sempre più liberali. Fino ad arrivare oggi anche a questa proposta.