Cosa rischia chi non si attiene alle prescrizioni dell’ultimo Dpcm? Naturalmente l’entità delle sanzioni dipende dal caso e dal trovarsi davanti ad una recidiva o meno. Inoltre, nessuna sanzione è prevista per la violazione delle raccomandazioni del Dpcm, come ad esempio quella ad evitare gli spostamenti superflui negli orari non interessati dal coprifuoco notturno.
Nuovo Dpcm, le sanzioni
Nei casi più gravi, come la violazione della quarantena, si può incorrere in una denuncia penale con arresto da 3 a 18 mesi insieme ad una multa da 500 a 5mila euro.
Per spostarsi al di là delle restrizioni previste dal decreto sulla base del colore della propria “zona” di appartenenza, sarà necessaria l’autocertificazione, che giustificherà naturalmente solo per motivi di lavoro, salute e necessità comprovate. Chi non avrà un valido motivo per circolare, potrà incorrere in una sanzione da 280 euro. In caso di recidiva, l’ammontare della multa sarà di 560 euro.
L’autocertificazione è obbligatoria in tutta Italia tra le 22 e le 5, ossia per gli spostamenti necessari durante il coprifuoco.
Negozi, bar e ristoranti, chiusi nelle zone rosse, potranno lavorare in zona gialla, dalle 05:00 alle 18:00, con un numero limitato di clienti all’interno del locale e massimo quattro persone al tavolo. Mascherina obbligatoria, tranne nel momento in cui si mangia. In questo caso, le violazioni potrebbero costare agli esercenti multe da 280 a 560 euro, a cui potrebbe aggiungersi anche la chiusura fino a cinque giorni.