In attesa di conoscere il nuovo Dpcm, che dovrebbe contenere nuove restrizioni, sono già note alcune delle principali misure proposte e discusse stamattina al vertice tra il governo, rappresentato dai ministri Roberto Speranza (Salute) e Francesco Boccia (Autonomie), le Regioni, i Comuni e le Province. Il prossimo Dpcm è atteso tra lunedì e martedì.
Nuovo Dpcm, le proposte
Anziani over 70 a casa per proteggerli dal contagio da coronavirus, centri commerciali chiusi nel weekend, coprifuoco alle 18, stop agli sportelli per le scommesse in bar e tabaccherie, restrizioni alla mobilità regionale e tra regioni, chiusura delle scuole in base all’indice di contagiosità Rt locale (e didattica a distanza in tutta Italia forse anche per le medie). Queste sono alcune delle nuove misure che dovrebbero essere adottate nel nuovo Dpcm. Boccia ha prospettato anche il rafforzamento della rete dei cosiddetti ‘Covid Hotel’ per i positivi asintomatici che non possono stare in adeguato isolamento in casa.
Boccia: “Regioni intervengano in base a criticità”
“Il governo nazionale è al vostro fianco per eventuali ulteriori restrizioni condivise a partire dalla mobilità regionale e possiamo decidere di adottare ulteriori misure, ma ogni presidente di regione può intervenire in base alle esigenze e criticità del proprio territorio”. È quanto avrebbe detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia al vertice con gli Enti locali sul prossimo Dpcm.
“Le regioni che singolarmente chiudono alcune attività o riducono gli orari in base all’attuazione del piano condiviso sull’andamento epidemiologico devono sapere che saremo al loro fianco con ogni forma di sostegno”, avrebbe detto ancora Boccia secondo quanto riferito.
Coprifuoco e chiusura ristoranti nelle zone a rischio
Bar e ristoranti chiusi anche a pranzo nelle regioni con tasso di contagi a rischio. Le zone critiche sono Lombardia, Piemonte e Calabria. Poi coprifuoco alle 18, con chiusura delle attività commerciali e per la cura alla persona, salvo farmacie, parafarmacie e alimentari. Sempre nelle aree a rischio, chiusi anche i musei e stop ai distributori automatici. Smart working nella Pubblica amministrazione, salvo i servizi pubblici essenziali.