La Procura di Enna ha aperto un fascicolo per violenza sessuale subita da una giovane disabile con gravi problemi mentali ospite di un centro specializzato in provincia di Enna: la donna ora aspetta un bambino. La gravidanza risalirebbe allo scorso aprile quando la donna era positiva al Covid-19 e mentre la struttura era diventata ‘zona rossa’.
La squadra mobile della Questura di Enna, che indaga, sta sentendo da giorni medici, infermieri, personale della struttura e le persone che sono state a contatto con la giovane per ricostruire la vicenda.
“Qualora dall’inchiesta dovessero emergere responsabilità dirette, ovvero un coinvolgimento da parte di personale interno, l’Istituto adotterà tutti i provvedimenti del caso”. Lo ha reso noto l’Irccs Oasi di Troina. L’Oasi si costituirà parte civile perchè “parte lesa in questa triste e dolorosa vicenda che ha sorpreso e sconvolto la dirigenza e il personale tutto, che svolge con responsabilità il proprio lavoro”.
“La denuncia su quanto accaduto – si legge in una nota – è stata avviata immediatamente dall’Istituto stesso. Proprio nel rispetto del lavoro degli inquirenti e soprattutto della privacy della persona assistita e della sua famiglia, l’Oasi ha mantenuto e manterrà il più stretto riserbo sulla vicenda. Attendiamo con serenità – fanno sapere dalla struttura – l’esito dell’inchiesta e in questi giorni abbiamo dato massima disponibilità alla magistratura fornendo loro tutte le informazioni utili all’indagine. Vogliamo rassicurare le famiglie sull’operato della nostra struttura che ha sempre custodito e salvaguardato i propri ospiti, come le stesse famiglie da sempre hanno testimoniato. L’Istituto provvederà a tutelare la propria immagine nelle sedi opportune”.
“Ho già predisposto un’attività ispettiva all’Oasi di Troina per contribuire, in ogni modo, a fare ulteriore chiarezza su quanto emerso nell’indagine coordinata dalla Procura di Enna. Le ricostruzioni fornite dagli inquirenti forniscono già un quadro inquietante che merita tutti gli approfondimenti del caso. E’ chiaro che saremo intransigenti come non mai”. A dirlo è l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza.