Sono 32 mila i posti disponibili per i precari che giorno 22 ottobre inizieranno la prova del concorso straordinario per la scuola indetto dal ministero dell’Istruzione. Le domande di presentazione sono già 64 mila e i nuovi professori potrebbero già avere una cattedra a settembre 2021.
Le prove si terranno fino al 9 novembre e saranno composte da cinque quesiti a risposta aperta e da un quesito in lingua inglese, della durata di 150 minuti.
I partecipanti, accreditati solo se hanno svolto almeno 3 anni di servizio, dovranno però fare i conti con le norme di sicurezza che l’emergenza Covid-19 impone. Infatti, grande è la preoccupazione che sindacati e politici hanno destato per il gran numero di partecipanti. Atenei e aule verranno adibite a sale di verifica, ospitando un gran numero di candidati.
Anche il PD chiede più attenzione sullo svolgimento: «Farlo ora significa stressare le scuole, che verranno private di molti docenti, i quali andranno a sostenere le prove del concorso. Avremmo preferito farlo a ridosso delle vacanze di Natale; fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ogni ripensamento è possibile, la decisione spetta al ministero dell’Istruzione».
Queste le parole pronunciate all’Ansa da Camilla Sgambato, responsabile scuola del PD, che aggiunge: «C’è poi il problema che molti docenti precari, dovendo partecipare alle prove del concorso, lascerebbero la cattedra che hanno appena preso per 5-6 giorni. Solo in Lombardia ci sono 16.500 candidati, la gran parte sono docenti delle regioni meridionali: spostare il concorso a Natale sarebbe insomma la cosa più giusta da fare».
Filippa Tagliarino
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