Recentemente, in India, diversi cristiani sono stati oggetto di violenti attacchi, rischiando ogni giorno di essere assassinati per via della loro fede. Qualche mese fa una giovane credente si è tolta la vita, sotto la pressione dei suoi vicini estremisti.
Il 19 maggio il corpo senza vita dell’adolescente è stato scoperto nella casa di famiglia. Budheswari Sodi aveva solo 16 anni. Mentre il resto della sua famiglia era fuori a fare shopping in città, Budheswari si è impiccata. Al suo ritorno, il fratello maggiore, Chaitram, preoccupato di non trovare la sorella, ha iniziato a cercarla per poi imbattersi insieme ai propri familiari nel suo corpo senza vita.
La ragazza non ha lasciato una lettera per giustificare il suo gesto. Tuttavia, il fratello spiega che la famiglia vive ormai da anni sotto la pressione mentale dei vicini. Li rimproverano di essere cristiani e di gestire una piccola chiesa domestica. Chaitram racconta: «Non abbiamo mai rinunciato alla nostra fede, così le minacce sono diventate sempre più violente. Ci hanno minacciato di morte».
Ll’anno 2016 è stato poi spaventoso. Alcuni estremisti hanno stuprato e ucciso Sangita, la sorella minore di Budheswari. Uno dei colpevoli è stato arrestato, ma la maggior parte delle persone coinvolte in questo abominevole omicidio è rimasta libera. Peggio ancora, continuano a tormentare la famiglia Sodi. Budheshwari è stata la più colpita, gli estremisti le avevano promesso lo stesso destino della sorella, se non avesse rinnegato Cristo. Chaitram spiega: «Sono convinto che mia sorella si sia suicidata a causa di queste continue pressioni e minacce».
In India, le molestie psicologiche sono una forma comune di persecuzione contro i cristiani. In diverse occasioni questa pressione ha portato a drammatici incidenti, come quelli accaduti alla famiglia Sodi. Per sfuggire a questa persecuzione, alcune famiglie cristiane lasciano i loro villaggi in cerca di sicurezza.
Lilia Ricca
Fonte: Portes Ouvertes
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