Rose, una donna nigeriana, alleva coraggiosamente le sue figlie da sola dopo che gli estremisti islamici le hanno ucciso il marito.
Nigeria. Matthew e Rose stavano aspettando il loro terzo figlio quando, un giorno di aprile, un attacco brutale dei pastori estremisti fulani al loro villaggio ha lasciato la donna vedova con due figlie.
La mattina del 7 aprile, come raccontato su Infomediachrist.com, Rose si era preparata per un appuntamento in clinica per un controllo prenatale: «Mi sono svegliata molto positiva e non vedevo l’ora di andare in clinica per la visita – ha raccontato – Ho finito tutte le faccende domestiche e ho preparato un pasto per mio marito e le mie figlie».
Ma quando Rose ha salutato il marito quel giorno nella loro casa a Nbra Zongo, nello stato dell’Altopiano, non poteva sapere che non lo avrebbe mai più rivisto vivo.
Quella sera era il turno di Matthew per pattugliare il villaggio e per verificare eventuali segni di un imminente attacco da parte dei pastori Fulani, molti dei quali sono diventati militanti islamisti.
Matthew così è oggi una delle tante, troppe vittime dell’estremismo islamico contro la minoranza cristiana nel Paese africano. E Rose, per superare il dramma che ha vissuto e la vita difficile che sta affidando, si è affidata ancora di più alla Fede.
LEGGI ANCHE: Camerun, ucciso un pastore nel suo villaggio: stava traducendo la Bibbia.