L'ex amministratore delegato e presidente di Fiat, Cesare Romiti, è morto nella sua casa di Milano.
L’ex amministratore delegato e presidente di Fiat, Cesare Romiti, è morto nella sua casa di Milano. L’ex manager che è stato indiscusso protagonista della storia industriale italiana, aveva 97 anni. Entrato in azienda nel 1974, Romiti ne era uscito nel 1998 dopo 24 anni.
Romiti è stato tra i principali manager e imprenditori italiani. Nacque a Roma nel 1923. Si laureò in Economia nel 1945 e dopo alcuni incarichi importanti in diverse banche e aziende, tra cui Alitalia, divenne amministratore delegato della Fiat nel 1976 con il sostegno del banchiere Enrico Cuccia.
In quegli anni affrontò il nodo dei costi annunciando il licenziamento di 14mila dipendenti. Lo scontro con i sindacati fu forte e Mirafiori rimase bloccata dai sindacati per oltre un mese. Tutto si risolse con la ‘marcia dei quarantamila’, dietro alla quale c’era Romiti stesso: i ‘quadri Fiat’ scesero per le strade di Torino chiedendo di tornare a lavorare e protestando contro i picchetti sindacali.
La Fiat riprende a fare utili, lanciò nuovi prodotti, chiuse nel 1982 lo stabilimento del Lingotto, aumentò gli investimenti, riducendo i dipendenti. Dopo l’uscita da Fiat, guidò Gemina che controlla Rizzoli Corriere della Sera e la societa’ di costruzioni Impregilo. Romiti fu poi presidente di Rcs dal 1998 al 2004, diventando poi presidente onorario. Nel 2005 entrò nel patto di sindacato degli Aeroporti di Roma.
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