Cos'ha detto Matteo Renzi, senatore e leader di Italia Viva, intervistato dal Corriere della Sera, a proposito del bonus da 600 euro.
Matteo Renzi, senatore e leader di Italia Viva, intervistato dal Corriere della Sera, a proposito del bonus da 600 euro richiesto e ottenuto da 5 parlamentari, ha affermato: «Hanno compiuto un gesto meschino. Hanno tolto 600 euro a chi ne aveva bisogno pur avendo loro stipendi ipergarantiti. Una cosa legittima dal punto di vista normativo ma squallida dal punto di vista sostanziale. Una vergogna totale».
«Detto questo – aggiunge – mi colpisce il clima populista di caccia alle streghe che l’Inps ha instaurato. Dire e non dire, annunciare e non smentire, far circolare notizie false: ad esempio nessuno di Italia viva ha preso quei soldi, ma perché siamo stati coinvolti anche noi? Chi dovrebbe riflettere sulle proprie dimissioni non sono solo i tre parlamentari interessati ma anche e soprattutto il presidente Inps che da mesi dimostra di essere totalmente impreparato e incompetente».
«Tridico – ha sottolineato l’ex premier – ha sbagliato tutto su cassa integrazione e misure per le partite Iva: per questo deve andare a casa, non per il pasticciaccio sui parlamentari. Aver difeso i colori grillini in campagna elettorale non può essere l’unica ragione per cui viene protetto da Palazzo Chigi nonostante i macroscopici errori. Nei posti di responsabilità vanno messi quelli bravi, non i Signorsì. Spesso mi hanno attaccato sulle nomine, ma vorrei ricordare che io all’Inps avevo indicato una personalità libera e indipendente come Tito Boeri, non propriamente un mio ultrà».
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