La persecuzione dei cristiani in India è aumentata a livelli "allarmanti" nella prima metà del 2020. Lo ha riferito un gruppo per i diritti umani.
La persecuzione dei cristiani in India è aumentata a livelli “allarmanti” nella prima metà del 2020. Lo ha riferito un gruppo per i diritti umani.
I crimini d’odio contro i cristiani nel Paese sono aumentati del 41% nonostante il lockdown come risposta al coronavirus, secondo quanto riportato da Persecution Relief nel suo rapporto semestrale.
Nel dettaglio, sono stati perpetrati 293 crimini d’odio contro i cristiani tra gennaio e giugno 2020, compresi cinque stupri e sei omicidi ma si teme che questa sia «solo una frazione» della violenza effettiva.
I sei omicidi segnalati hanno avuto luogo negli stati di Jharkhand, Chhattisgarh e Odisha, dove c’è stato un «improvviso aumento della persecuzione feroce contro i cristiani», ha detto l’organizzazione.
Altri assalti segnalati comprendono la sodomia e il pestaggio di un padre e un figlio cristiani all’interno di una stazione di polizia, entrambi morti per le loro ferite. In altri casi, le famiglie cristiane sono state cacciate dalle loro case e costrette a nascondersi nella giungla.
Secondo quanto riferito, due vedove cristiane sono state stuprate e uccise a Odisha e Chhattisgarh, lasciando un totale di otto bambini rimasti orfani. Tra le cinque vittime di stupro anche una bambina di 10 anni.
Shibu Thomas, fondatore di Persecution Relief, ha detto: «La rudeltà di questi crimini mette a nudo la mentalità e l’atteggiamento degli estremisti religiosi. Questa spaventosa e contagiosa crociata di nazionalismo religioso e intolleranza ha adesso raggiunto nuovi livelli disumani». Fonte: Infomediachrist.com.
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