Battaglia in Aula contro la legge sull'Omofobia. Ad annunciarlo è la Lega che ha attaccato la maggioranza. Ecco perché.
Battaglia in Aula contro la legge sull’Omofobia. Ad annunciarlo è la Lega che ha attaccato la maggioranza: «Anche ieri ci siamo dovuti scontrare con la prevaricazione dei colleghi al governo. La maggioranza non solo ha contingentato i tempi degli interventi sugli emendamenti portandoli a solo 2 minuti per gruppo ma, a sfregio del regolamento della Camera, ha deciso di non recepire il parere del comitato per la legislazione che poneva diverse e importanti criticità rimandando, eventualmente, le modifiche per il loro accoglimento per l’Aula».
Così Roberto Turri, capogruppo leghista in commissione Giustizia e tutti i componenti della Lega in Commissione Jacopo Morrone, Ingrid Bisa, Gianluca Cantalamessa, Flavio Di Muro, Riccardo Augusto Marchetti, Anna Rita Tateo, Luca Rodolfo Paolini, Manfredi Potenti e Alessandro Pagano.
«Questo perché adeguare il testo al parere del Comitato avrebbe presupposto dei nuovi emendamenti del relatore che a sua volta avrebbero aperto a dei sub emendamenti», hanno aggiunto i leghisti. «In questo modo, però, hanno privato la Commissione di compiere un compiuto esame del provvedimento, con grave lesione delle nostre prerogative. Questo è l’atteggiamento anti democratico della maggioranza su un testo che va a colpire diritti fondamentali come la libera manifestazione del pensiero, che con i nostri emendamenti abbiamo cercato di correggere. Verso le 2.00 del mattino le forzature della maggioranza hanno permesso la chiusura dei lavori ma non è comunque detta l’ultima parola: la prossima settimana in Aula diremo ancora la nostra e daremo battaglia. Di certo non ci arrendiamo ai soprusi del governo», hanno concluso i leghisti.
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