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Pro Vita e Famiglia: “Omofobi noi? Ma se c’erano anche omosessuali a manifestare con noi”

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Pro Vita e Famiglia: “Omofobi noi? Ma se c’erano anche omosessuali a manifestare con noi”

lunedì 13 Luglio 2020 - 16:20
Pro Vita e Famiglia: “Omofobi noi? Ma se c’erano anche omosessuali a manifestare con noi”

Legge contro l'omotransfobia. La nota di Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia Onlus.

«Omofobi noi? Ma se c’erano anche omosessuali contrari alle adozioni gay e al DDL Zan, a manifestare con noi! Lo stato d’emergenza prolungato da Conte non ha fermato i cittadini italiani. In questo weekend appena passato, sia sabato 11 luglio che domenica 12, migliaia di persone di ogni fede e colore politico si sono alzate in piedi contro la Pdl Zan-Scalfarotto sull’omotransfobia, una proposta di legge iniqua che uccide lo Stato di diritto. Stiamo entrando in una dittatura e questa maggioranza che ha chiesto pieni poteri non agisce né in nome né per conto del popolo italiano»: hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.

«Siamo già scesi in campo in 53 città, nel nome della libertà di espressione, contro le censure e per amore delle donne e dei bambini. E nel silenzio dei media, che hanno preso il vizio di censurare certe manifestazioni di protesta e di esaltarne altre, e nonostante le forti restrizioni della polizia a causa del ‘virus’: quasi 1000 persone hanno manifestato a Milano, più di 600 persone a Torino e anche a Vicenza, più di 500 a Palermo e Verona, più di 400 sia a Napoli che a Catania. Un’altra trentina di piazze sono confermate e decine di altre si stanno organizzando – qui il link per verificare gli aggiornamenti – e continueranno a manifestare fino al 27 Luglio. Il popolo è stufo e fino a quando la ragione e il buon senso non ritorneranno ad avere il ruolo che gli spetta, continuerà a protestare e ad appellarsi al Capo dello Stato Sergio Mattarella, affinché si blocchi questa legge incostituzionale e liberticida», hanno continuato Brandi e Coghe.

«Aspettiamo tutti anche il 16 luglio quando saremo a Montecitorio alle ore 17. In piedi, senza paura!» hanno concluso Brandi e Coghe.

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