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USA, fotografo cristiano rischia multa fino a 100.000 dollari: “No ai matrimoni LGBT”

Lilia Ricca

USA, fotografo cristiano rischia multa fino a 100.000 dollari: “No ai matrimoni LGBT”

venerdì 03 Luglio 2020 - 12:32
USA, fotografo cristiano rischia multa fino a 100.000 dollari: “No ai matrimoni LGBT”

In ballo il "Virgina Values Act", che vieta la discriminazione sessuale in luoghi pubblici.

Un fotografo cristiano ha intentato una causa federale, martedì, cercando di rovesciare una legge della Virginia che lo costringerebbe a scattare foto ai matrimoni, tra persone dello stesso sesso, sotto la minaccia di multe da 50.000 a 100.000 dollari.

In questione è il “Virginia Values Act”, che è stato firmato dal governo democratico Ralph Northam in aprile, e che vieta: «La discriminazione illegale, a causa di orientamento sessuale, in luoghi di alloggio pubblico». Vengono definiti alloggio pubblico, «Tutti i luoghi o le imprese che offrono o detengono beni, servizi, privilegi, o vantaggi per il pubblico in generale». La legge della Virginia permette una sanzione civile fino a 50.000 dollari contro chi viola per la prima volta, e fino a 100.000 dollari, per ogni successiva violazione. La legge è entrata in vigore mercoledì.

L’Alliance Defending Freedom ha preso in carico la causa contro il procuratore generale della Virginia e un altro funzionario statale, per conto di Chris Herring, che possiede la Chris Herring Photography. Herring è un cristiano che trae le sue opinioni sul matrimonio, dalla Bibbia, dagli insegnamenti confessionali della Convenzione Battista del Sud, e da altri: «Leader cristiani, pastori e teologi che Chris ammira», dice la causa. La sua politica formale, dice il testo è di: «offrire solo servizi fotografici di matrimonio che celebrano matrimoni tra un uomo e una donna e di rifiutare qualsiasi richiesta di fotografia che celebra altri matrimoni, compresi quelle per fidanzamenti o matrimoni tra persone dello stesso sesso».

La causa dice che la nuova legge viola i diritti religiosi e di libertà di parola di Herring, tutelati dalla Costituzione, come garantito dal Primo Emendamento. «Così come la Virginia non può costringere i direttori di giornali atei a stampare op-editori che promuovono il cristianesimo o artisti LGBT a disegnare chiese che condannano i matrimoni tra persone dello stesso sesso, la Virginia non può costringere Chris a trasmettere messaggi a cui si oppone dice la causa». Il Primo Emendamento assicura a ciascuno di noi la possibilità di scegliere cosa dire e cosa celebrare, anche quando il governo lo detesta.

L’avvocato senior dell’Alliance Defending Freedom, Jonathan Scruggs, ha detto in un comunicato stampa che «Gli artisti non dovrebbero essere censurati, multati o costretti ad abbandonare gli affari, semplicemente per non essere d’accordo con le opinioni preferite del governo».

«A causa della nuova legge della Virginia, Chris si trova di fronte ad una scelta impossibile: violare la legge e rischiare il fallimento, promuovere opinioni contrarie alla sua fede, o chiudere», ha detto Scruggs. «Non importa quale sia il punto di vista di una persona sul matrimonio, tutti noi perdiamo quando i burocrati possono costringere i cittadini a partecipare alle cerimonie religiose a cui si oppongono, a parlare di messaggi con cui non sono d’accordo e a tacere sulle credenze a cui tengono».

Fonte: Christian Headlines

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