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Coronavirus, va a una festa e s’infetta: “Non fate come me” e muore il giorno dopo

Lilia Ricca

Coronavirus, va a una festa e s’infetta: “Non fate come me” e muore il giorno dopo

venerdì 03 Luglio 2020 - 15:35
Coronavirus, va a una festa e s’infetta: “Non fate come me” e muore il giorno dopo

Negli Usa, più di 50.000 nuovi casi in 24 ore. Alcuni Stati non rispettano le regole di contenimento.

Infettato durante una festa con i parenti, muore il giorno dopo. Thomas Macias pensa di aver commesso un errore. Così, sensibilizza il pubblico sui rischi di rispettare le restrizioni anti-Covid 19, con un messaggio struggente su Facebook.

Ora che gli Stati Uniti hanno registrato più di 50.000 nuovi casi di coronavirus in 24 ore, la situazione sembra fuori controllo oltre l’Atlantico, dato che alcuni Stati inaspriscono le regole di contenimento. Un californiano di 51 anni ha espresso il suo rammarico dopo aver partecipato ad una grande festa, in cui è stato infettato. Il suo toccante messaggio è stato inviato il giorno prima di morire.

E dice così: «Non fare l’idiota come me». Macias era un camionista e viveva in California. Secondo il cognato Gustavo Lopez, intervistato da NBC News, è uscito di casa solo per necessità, fino a giugno. Ma a giugno, quando le regole sul confinamento erano meno rigide, il cinquantunenne ha partecipato ad una festa al lago Elsinore, vicino Los Angeles.

Uno dei suoi amici è stato contagiato dal Covid-19, ma ha comunque partecipato alla festa perché non aveva sintomi, e non pensava di essere contagioso. Thomas Macias è stato sottoposto al test, il 16 giugno, ed è risultato positivo due giorni dopo. Lungi dal biasimare sè stesso, il californiano ha dichiarato il suo errore in un messaggio postato su Facebook, il 20 giugno.

Macias scrive così: «Alcuni di voi forse lo sanno, ma la maggior parte di voi non lo sa. Sono uscito qualche settimana fa e ho preso il coronavirus. A causa della mia stupidità ho messo a rischio la salute di mia madre, delle mie sorelle e di tutta la mia famiglia. È stata un’esperienza molto dolorosa, non è uno scherzo. Se uscite, indossate una mascherina e rispettate la distanza sociale. Non fare l’idiota come me».

Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. Conclude il suo post su Facebook: «Sperando, con l’aiuto di Dio, di sopravvivere a tutto questo». Ma purtroppo il suo messaggio di sensibilizzazione, nel suo entourage ha ricevuto molta attenzione, perché la sua salute è peggiorata rapidamente.

Il giorno dopo, alle 11, Thomas Macias è stato portato all’ospedale di emergenza dove è stato messo sotto assistenza respiratoria, dalle 18 alle 19, prima di morire verso le 21. Il suo stato di salute si è rapidamente deteriorato, la causa potrebbe essere attribuita al suo sovrappeso e al diabete.

I suoi amici hanno reso omaggio a lui e a suo cognato. Gustavo Lopez ha spiegato che era un «bravo ragazzo», sempre sorridente. «Farebbe qualsiasi cosa per chiunque, ha detto che le opinioni non contano, sono le relazioni umane che contano», ha concluso.

Fonte: Gentside

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