Sulla questione della Basilica, Turchia e Stati Uniti in disaccordo.
L’ex Basilica di Santa Sofia di Istanbul ancora sotto i riflettori a causa della decisione sconvolgente del presidente Recep Tayyip Erdogan, pronto a trasformare il luogo di culto cristiano, oggi adibito a museo, in una moschea.
Lo scontro tra Stati Uniti e Turchia è in atto, sancito da un comunicato fatto direttamente dal segretario di Stato americano Mike Pompeo, in cui esorta le autorità turche a recedere dall’intento.
Puntuale la risposta da Ankara: «Siamo sorpresi dal comunicato emesso dal ministero degli Esteri americano riguardo a Santa Sofia. La Turchia salvaguarda con cura il valore storico, culturale e morale di Santa Sofia da quando ne é in possesso. Tutti i diritti del suo utilizzo riguardano il ministero degli Interni nel quadro della sovranità turca», così ha dichiarato il portavoce del ministero turco Hami Aqsawi.
L’istanza sulla quale si dovrà esprimere il Consiglio di Stato è stata presentata da una piccola associazione, la cui guida, Ismail Kandemir, si batte da 26 anni per realizzare la moschea proprio nella Basilica di Santa Sofia. In un’intervista a Kanal 7, un’emittente turca, ha dichiarato che ha dedicato la sua vita solo per veder realizzare il suo intento.
Se il 75enne Kandemir sta per toccare con mano il suo sogno, il Patriarca Bartolomeo, leader spirituale dei cristiani ortodossi, ha affermato che la conversione di Santa Sofia in moschea deluderà milioni di cristiani nel mondo.
Filippa Tagliarino
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