Il leader della Lega ha definito la legge "un modo comodo per lavarsi la coscienza".
«L’Italia non discrimina, ci sono già tutte le sanzioni possibili e immaginabili, si rischia invece di sconfinare nell’ideologia, un rischio troppo elevato».
Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sul ddl Zan-Scalfarotto, contro l’omotransfobia.
«Se viene colpito, picchiato, discriminato un omosessuale o un eterosessuale la via, per quanto mi riguarda, è la galera – aggiunge il leader leghista – Non c’è il pestaggio più grave rispetto a un altro, a questo punto presentiamo un bel disegno di legge contro l’eterofobia, perché non c’è differenza se vengo preso a schiaffi io o un altro».
Per il leader della Lega «è un modo comodo per lavarsi la coscienza, ma è una norma pericolosa per tutti, omosessuali e eterosessuali».
«Il problema – conclude il leader della Lega – sono la cassa integrazione e soldi che le banche non danno».
COSA PREVEDE LA LEGGE ZAN
Nel testo di legge appena depositato sono previste pene da 1 anno e 6 mesi fino a 6 anni di reclusione per chi dissenta dal pensiero unico in materia di matrimonio gay, adozioni gay, utero in affitto e indottrinamento gender nelle scuole. È prevista la rieducazione mediante lavoro gratuito presso le associazioni LGBT per gli omofobi.
Stanziati 4 milioni di Euro per finanziare la propaganda LGBT nelle scuole e nelle amministrazioni pubbliche.
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Gabriele Giovanni Vernengo