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Scoperta in Galilea città cristiana distrutta dai persiani

Gabriele Giovanni Vernengo

Scoperta in Galilea città cristiana distrutta dai persiani

martedì 30 Giugno 2020 - 10:12
Scoperta in Galilea città cristiana distrutta dai persiani

Tra i ritrovamenti: una croce di bronzo, un pavimento a mosaico e molte ceramiche. Tutto ciò conferma la ricchezza della colonia di Pi Mazuva

Alcuni archeologi hanno appena pubblicato su Atiqot, un giornale israeliano specializzato in divulgazione storica e culturale, uno studio riguardante una prospera città cristiana della Galilea, la colonia di Pi Mazuva, scoperta nel 2007 nel nord-ovest di Israele, vicino al confine libanese e ancora ad oggi sotto la lente d’ingrandimento degli studiosi.

Gli esperti confermano che le scoperte rivelate dagli scavi in questa colonia rurale furono distrutti durante l’invasione persiana nel VII secolo e sottolineano in particolare la presenza di un mosaico.

LE SCOPERTE DEGLI STUDIOSI

«Dagli scavi riguardanti la colonia di Pi Mazuva – spiegano gli studiosi – sono emersi complessi edilizi, alcuni risalenti al periodo bizantino. I reperti sul sito includevano una croce di bronzo, un architrave in pietra calcarea con incisione a croce e ceramiche risalenti al VI-VII secolo d.C.Un’ altra interessante scoperta riguarda, un colorato pavimento a mosaico del VII secolo di alta qualità, decorato con motivi floreali, figure animali e umane e due frammentarie iscrizioni greche. Queste scoperte testimoniano l’esistenza di una colonia cristiana rurale, probabilmente distrutta durante la conquista persiana della regione, avvenuta nel 613 d.C.».

Sempre secondo gli studiosi, questo mosaico conferma la continua diffusione delle tradizioni bizantine locali, anche dopo la dominazione musulmana.

«Il pavimento a mosaico scoperto a Pi Maẓuva comprende – continuano gli studiosi – un ampio bordo di medaglioni di acanto, che circonda un tappeto di boccioli di fiori, con al centro un busto raffigurante una donna, forse una personificazione di abbondanza e fertilità agricola. Il bordo di acanto è pieno di motivi floreali e animali, che sembrano essere stati eseguiti da artisti esperti».

«Secondo i ritrovamenti iconografici e stilistici – sottolineano in conclusione gli studiosi – il mosaico risale al VII secolo d.C. e sarebbe stato impiegati per adornare una stanza, dedicata agli ospiti, di un palazzo antico».

Traduzione dell’articolo: Archéologie : Une ville chrétienne, détruite par les Perses au 7ème siècle, découverte en Galilée

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Gabriele Giovanni Vernengo

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