La posizione della Chiesa in uno dei punti del documento presentato in Vaticano dal monsignor Rino Fisichella.
Il nuovo direttorio per la Catechesi, redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, presentato oggi in Vaticano torna a condannare la Teoria del Gender.
«Un diffuso orientamento di ciò che oggi si presenta sotto la denominazione gender mette in discussione il dato rivelato: “Maschio e femmina li creò” (Gen 1,27)», si legge nel documento elaborato dal dicastero, guidato da monsignor Rino Fisichella, nella foto.
«L’identità di genere, secondo tale posizione, non è più un dato originario che l’uomo deve accogliere e riempire di senso, ma una costruzione sociale che si decide autonomamente, svincolata totalmente dal sesso biologico. L’uomo nega la propria natura, e decide che è lui stesso a crearsela. Invece, secondo il racconto biblico della creazione, l’uomo è stato creato da Dio come maschio e come femmina».
Si legge ancora: «La Chiesa è ben consapevole della complessità delle situazioni personali vissute, a volte, in modo conflittuale. Essa non giudica le persone ma invita ad accompagnarle, sempre, e in qualsiasi situazione. È però consapevole che, in una prospettiva di fede, la sessualità non è solo un dato fisico ma è una realtà personale, un valore affidato alla responsabilità della persona. In questo modo, l’identità sessuale e il vissuto esistenziale dovranno essere una risposta alla chiamata originaria di Dio».
Leggi anche: Vaticano, il vademecum su “difesa della famiglia, dei poveri e della vita”