Il direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è intervenuto nel corso della trasmissione Agorà di Rai Tre.
«Non sono catastrofista, ma il virus continua a circolare, anche se siamo più capaci ad individuare i micro focolai, come abbiamo visto al San Raffaele Pisana di Roma».
Così Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, durante la trasmissione Agorà, su Rai Tre risponde alla domanda se possiamo parlare di scampato pericolo rispetto a una nuova ondata di contagi dopo le riaperture.
«A differenza di qualche mese fa, oggi – ha sottolineato Guerra – siamo in grado d’individuare immediatamente i focolai e più attrezzati nella capacità di risposta e isolamento di quello che accade sul territorio»
«Attualmente – ha aggiunto – abbiamo focolai precisi e limitati. La cosa importante è che non riprenda la circolazione intensa vista in Lombardia a all’inizio dell’epidemia».
Quindi servono « comportamenti individuali precisi – ha specificato Gurra – e disciplinati, anche se difficile durante le vacanze. Governo, amministrazioni e istituzioni sanitarie hanno fatto tutto il possibile».
Quanto a un confronto tra la situazione attuale in Lombardia e Cina: «Da una parte – ha continuato Guerra – in Lombardia, abbiamo la coda di un’epidemia, dall’altro nuovi casi che emergono dopo che la prima ondata era stata messa sotto traccia, inoltre in un luogo, come Pechino, ad alta densità abitativa».
«Quanto all’ipotesi che il virus sia stato reintrodotto nella capitale cinese a causa del salmone norvegese importato – ha concluso Guerra – si tratta di una balla stratosferica» (GV)
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