Sandro Oliveri, editore di VoceControCorrente.it, è stato intervistato da Pro Vita & Famiglia sul disegno di legge sull'omotransfobia.
Sandro Oliveri, editore di VoceControCorrente.it, è stato intervistato da Pro Vita & Famiglia sul disegno di legge sull’omotransfobia che sarà consegnato domani, martedì 16 giugno, in commissione Giustizia.
Ebbene, per Oliveri si tratta «di una legge sostanzialmente inutile e che oltre ad essere inutile è anche dannosa, anzi è di una pericolosità incredibile. Infatti equipara illecitamente affermazioni di stampo razzista come “Non è bene che si sposi un bianco con un nero” alla considerazione oggettiva che una famiglia è formata da un uomo ed una donna, strutturalmente in grado di trasmettere la vita. Dunque è un attacco diretto alla libertà di opinione, un’opinione che, peraltro, non offende nessuno perché parte da una constatazione».
Oliveri ha poi aggiunto che il DL Zan – Scalfarotto «è un attacco alla libertà di culto. Poi c’è un aspetto psicologico. Noi abbiamo fatto un family day contro la legge Cirinnà e si parlava di unioni civili, non condivise dal punto di vista morale da molti credenti perché vanno contro i loro principi ma perlomeno, nel caso delle unioni civili parliamo di un fatto privato. Nel caso del ddl Zan parliamo, invece, di qualcosa di più insidioso: apparentemente sembra infatti, una legge buona ma è molto più pericolosa della legge sulle unioni civili perché entra nelle coscienze dei singoli per plasmarle».
Infine, l’editore di questo giornale ha ribadito che il DL non è necessario perché «esiste già il codice penale che punisce determinati tipi di reato contro la persona. Se, invece, questa legge venisse approvata, creeremmo una sorta di ‘categoria protetta’ che andrebbe contro il principio di uguaglianza di cui tutti i cittadini devono godere di fronte alla legge e che l’Italia deve tutelare. Un ddl che gioca non in difesa ma in attacco e nasce da una lobby che vuole raggiungere obiettivi subdoli e ciò è confermato proprio dal fatto che una reale emergenza in Italia non c’è. Altro aspetto che spesso non viene sottolineato è che molti omosessuali non condividono questo ddl che non vuole difendere la dignità degli omosessuali, cosa assolutamente buona e giusta, ma vuole semplicemente diffondere l’omosessualismo».
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