Uwavera Omozuwa, una studentessa di 22 anni, è stato violentata sabato scorso, 30 maggio, in una chiesa nella città di Benin, in Nigeria. È morta tre giorni dopo, in ospedale.
Uwavera Omozuwa, una studentessa di 22 anni, è stato violentata sabato scorso, 30 maggio, in una chiesa nella città di Benin, in Nigeria. È morta tre giorni dopo, in ospedale.
La sua morte ha suscitato molta indignazione nel Paese africano dove sono in corso delle proteste. Sui social media si chiede la fine della violenza contro le donne con l’hashtag #JusticeForUwa.
Uwavera Omozuwa è stata trovata nella chiesa una guardia di sicurezza. La gonna era strappata e la camicia coperta di sangue. Era stata immediatamente trasportata in ospedale.
Judith Omozuwa ha raccontato alla BBC che sua sorella stava andando in chiesa per studiare: era una studentessa di microbiologia all’università di Benin City.
Judith ha parlato di violenza sessuale ma un portavove della polizia dello Stato merigionale di Edo ha fatto riferimento soltanto al femminicidio.
Come si apprende da InfoChretienne.com, il pastore Enoch Adeboye «ha fortemente condannato questo atto». Ha chiesto calma e preghiera.
All I can do at this time is to pray for the family of Omozuwa and do everything possible working with relevant authorities to bring the perpetrators to book. I and members of my Family condemn this act strongly and urge everyone to stay calm as we are already looking into the… pic.twitter.com/yTKGRXK3DT
— Pastor Adeboye (@PastorEAAdeboye) May 31, 2020
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