Da sabato 23 maggio, dopo la pubblicazione di un decreto sulla Gazzetta Ufficiale, entrato subito in vigore, in Francia sono riprese le cerimonie religiose.
Da ieri, sabato 23 maggio, dopo la pubblicazione di un decreto sulla Gazzetta Ufficiale, entrato subito in vigore, in Francia sono riprese le cerimonie religiose con misure sanitarie rigorose: obbligo di indossare una mascherina, disinfezione delle mani, distanziamento sociale, filtraggio delle entrate e delle uscite…
«Se l’obiettivo di una ripresa generale delle cerimonie religiose resta il 3 giugno, sarà quindi possibile, a partire dalla pubblicazione del presente decreto, sotto la responsabilità del gestore del luogo di culto e nel rispetto delle norme e degli obblighi concordati con i rappresentanti, a celebrare nuovamente e gradualmente i riti» ha spiegato venerdì scorso un comunicato stampa del Ministero dell’Interno.
I prefetti del Dipartimento possono, tuttavia, vietare l’apertura o ordinare la chiusura di un luogo di culto se queste regole non vengono rispettate.
«Questa decisione è il frutto del dialogo che abbiamo avuto con le religioni sin dall’inizio di questa crisi sanitaria. (…) Il nostro desiderio di proteggere i francesi e limitare la circolazione del virus non è cambiato. Confidiamo nella prudenza e nella vigilanza dei responsabili delle religioni», ha affermato Christophe Castaner, ministro degli Interni.
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