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Silvia Romano, il teologo: "Cristiana o musulmana, è sempre una figlia di Dio"

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Silvia Romano, il teologo: "Cristiana o musulmana, è sempre una figlia di Dio"

lunedì 11 Maggio 2020 - 19:41
Silvia Romano, il teologo: "Cristiana o musulmana, è sempre una figlia di Dio"

A proposito di Silvia Romano, il teologo e filosofo don Giovanni Ferretti ha detto la sua.

A proposito di Silvia Romano, la ragazza liberata dopo 18 mesi di prigionia tra il Kenya e la Somalia e convertitasi all’Islam, contattato dall’Adnkronos, il teologo e filosofo don Giovanni Ferretti ha affermato: «Cristiana o musulmana, è sempre una figlia di Dio nel senso che si riconosce nel rapporto filiale nei confronti di Dio».
«Fa scalpore e lo capisco perché la giovane è finalmente tornata a casa con questa aggiunta inaspettata. Capisco che se ne parli – ha osservato teologo – ma da un punto di vista cristiano vale il grande principio evangelico di non giudicare, soprattutto quando si tratta di una scelta religiosa che tocca l’intimo più profondo di una persona».
Il sacerdote ha precisato che «è chiaro che una scelta religiosa deve essere non costretta da violenza psicologica o fisica e può anche rimanere il punto interrogativo ma, al di là di questo, una scelta religiosa va rispettata e non giudicata».

don Giovanni Ferretti


«Ci stupiamo che dal cristianesimo si passi all’Islam: l’Islam è una delle tre grandi religioni monoteiste e ha tutto il suo valore nonostante abbia alcune frange estremiste. Non va dimenticato che nel 1600 con le guerre di religione ci si scannava a vicenda. Questo per dire che non tutto l’Islam è estremo e non tutto il cristianesimo è stato all’insegna della pace e dell’amore».
Il teologo ha poi aggiunto: «Ci si stupisce del passaggio dal cristianesimo ad altra religione come l’Islam dove c’è un rapporto profondo con Dio e non ci si stupiamo tante volte di tanti che passano dal cristianesimo all’ateismo, che è molto peggio: un passaggio che molte volte deriva anche dal modo in cui è stata assorbita la religione cristiana che magari comprimeva un po’ la possibilità interiore di vivere in piena libertà. Conosco persone cristiane diventate atee: hanno fatto un passo avanti in umanità lasciando una visione di Dio sbagliata».
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