Silvia Romano, la cooperante italiane liberata ieri dopo 17 mesi di prigionia, è scesa dalla scaletta dell'aereo, indossando una veste islamica verde.
Silvia Romano, la cooperante italiane liberata ieri dopo 17 mesi di prigionia, è scesa dalla scaletta dell’aereo, indossando una veste islamica verde e una mascherina anti-coronavirus. Ad attenderla il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Una volta a terra, la ragazza ha abbracciato i familiari (i genitori e la sorella) e ha scambiato battute e sorrisi con Conte (salutato con i gomiti per via delle misure anti coronavirus). Il presidente del Consiglio, dopo avere accolta la ragazza, ha detto: «Benvenuta Silvia, è segnale di speranza e fiducia che lo Stato c’è. Quando lavoriamo insieme e coesi ce la facciamo».
Di Maio, invece, ha affermato che Silvia Romano «torna nel giorno della festa della mamma, quindi rivolgo un augurio speciale alla mamma di Silvia e un saluto ai parenti di altri cittadini ancora purtroppo in stato di prigionia all’estero». Per chi è ancora prigioniero «lavoreremo come abbiamo lavorato con Silvia per riportarli a casa, lo Stato non lascia indietro nessuno», quindi «il lavoro continuerà e andrà avanti non domani ma dalle prossime ore».
A Milano, la città dove vive Silvia, c’è stato un lungo applauso e campane in festa. I suoi vicini di casa si sono affacciati ai balconi e hanno battuto le mani per vari minuti.
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