L'annuncio del presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro in una conferenza stampa.
La curva dell’epidemia del nuovo coronavirus «va decrescendo, è un segnale che prosegue» e «stiamo andando verso un numero più basso in tutte le regioni», compresa la Lombardia.
Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa organizzata dall’istituto, che ha anche spiegato che l’incidenza di letalità si conferma soprattutto nelle fasce d’età più elevate. Su 2400 deceduti, la maggioranza ha come prima causa infezione di Covid, invece il 12% ha cause che si sono sovrapposte.
Solo nella prossima settimana, invece, sarà possibile avere i dati relativi all’andamento dei casi nei primi giorni dalla riapertura che dal 4 maggio hanno segnato l’inizio della fase 2. Tuttavia, nello stato epidemiologico attuale è difficile immaginare di poter riempire gli stadi. A decidere in merito, comunque, sarà il Comitato Tecnico-Scientifico, che sta lavorando su questo tema.
«La fase 2 è molto delicata – ha aggiunto Brusaferro – è importante che il Paese riparta, ma il virus non ha cambiato né identità né caratteristiche, perciò violare le regole di comportamento per la prevenzione del contagio potrebbe facilitare la circolazione».
Infine, nella fase 2 si stanno valutando forme di partecipazione con numeri limitati di persone in luoghi confinati previo rispetto delle regole e con un percorso di garanzia, dalla fasce orarie agli ingressi. Questo vale per tutti gli eventi che hanno tali caratteristiche, comprese le celebrazioni liturgiche.
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