Le dichiarazioni del ministro degli interni francese hanno generato non poche polemiche, specie tra chi vede minacciata la separazione tra Chiesa e Stato.
L’opportunità della riapertura dei luoghi di culto alle varie comunità suscita polemiche non solo in Italia.
Domenica 3 maggio, il ministro degli interni francese Christophe Castaner si è pronunciato a favore di un prolungamento del divieto, dichiarando che «la preghiera […] non ha necessariamente bisogno di un luogo di ritrovo dove vorremmo mettere a rischio l’intera comunità religiosa».
Le reazioni non si sono fatte attendere a lungo. Loïc du Pontavice, ad esempio, ha gridato all’abrogazione da parte del ministro della legge del 1905: «Sotto Macron,la Repubblica non è più laica!», ha twittato.
Simile reazione da parte del sacerdote e cappellano militare Christian Venard: «L’autorità della Chiesa, nella sua anima e coscienza, è completa e non discutibile, nel suo modo di organizzare il culto all’interno delle chiese. Queste le sono assegnate in maniera esclusiva, libera e definitiva, secondo la legge del 1905».
Gina Lo Piparo
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