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'Mascherina 1522': la frase in codice per le donne vittime di violenza

GinaLoPiparo

'Mascherina 1522': la frase in codice per le donne vittime di violenza

martedì 05 Maggio 2020 - 18:06
'Mascherina 1522': la frase in codice per le donne vittime di violenza

Una frase in codice come grido d’aiuto: “mascherina 1522” è il nuovo campanello d’allarme che le donne vittime di violenza domestica possono suonare per chiedere aiuto ai tempi del Covid-19.
Con questa frase in codice, infatti, sarà possibile ricevere dal farmacista tutte le informazioni utili per avviare un percorso d’uscita da una situazione critica che la pandemia ha solamente acuito.
L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra i centri antiviolenza e la Federazione Farmacisti, infatti, risponde ad un vero e proprio allarme palesatosi subito con l’inizio dell’emergenza: la reclusione in casa può trasformarsi in cruda prigionia per chi si trova costretto a convivere con le vessazioni – fisiche e psicologiche – dell’aguzzino di turno.
I dati raccolti da Amnesty International sono chiari: «Registriamo un generale e preoccupante incremento di episodi di violenza domestica nei confronti delle donne e sottolinea l’importanza, nell’ambito della campagna #nessunoescluso, di mantenere alto il livello di attenzione su questo problema nella gestione dell’emergenza da Covid-19. L’attuale stato di isolamento forzato sta intrappolando diverse donne nella situazione di subire le violenze dei propri partner che, in alcuni casi, diventano efferati omicidi».
Ancor più agghiacciante la valutazione della situazione delle donne migranti: «Un ulteriore dato emerso da queste statistiche è che il 98% delle donne che hanno chiesto aiuto sono italianeciò significa che le donne migranti – come sottolineato da DifferenzaDonna – sono le prime a essere diventate invisibili, si tratta di una forma di discriminazione che rende ancora più difficile l’uscita da una situazione di violenza che vale anche per le donne con disabilità».
Accanto all’iniziativa “mascherina 1522”, il numero gratuito 1522 è sempre attivo, quale servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Esso consente di chiedere aiuto non solo parlando con un operatore ma anche scrivendo via chat.
I centri antiviolenza della rete Di.Re e di Differenza Donna sono sempre attivi, anche – nel caso di questi ultimi – per offrire sostegno legale.
Inoltre, l’app della Polizia di Stato YouPol, nata per avvisare su episodi di bullismo e spaccio, è stata estesa anche ai reati di violenza domestica, offrendo un altro strumento di supporto utile sotto la pandemia.

Gina Lo Piparo

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