Il Sudan ha vietato e criminalizzato le mutilazioni genitali femminili (MGF), ovvero le procedure che prevedono il taglio o la rimozione totale dei genitali esterni.
Il Sudan ha vietato e criminalizzato le mutilazioni genitali femminili (MGF), ovvero le procedure che prevedono il taglio o la rimozione totale dei genitali esterni.
Il nuovo emendamento alla legge penale è stato approvato dieci giorni fa e prevede una pena detentiva di tre anni per i trasgressori.
Il Sudan è una delle nazioni dell’Africa in cui si ritiene le MGF sono molto diffuse, proibite anche in altri Paesi dell’Africa come Kenya, Liberia, Egitto, Etiopia, Ghana e Nigeria.
A decidere per la penalizzzione delle MGF è stato il governo di transizione, entrato in carica lo scorso anno, sottolineando che le nuove norme saranno in linea con una dichiarazione costituzionale sui diritti e le libertà.
Secondo il ministero degli esteri di Khartoum, la decisione rappresenta «uno sviluppo positivo importante».
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