Approfondimento sul termine congiunti usato nell'ultimo DPCM per stabilire le possibilità di movimento dei cittadini.
Il termine congiunti usato nell’ultimo DPCM per stabilire le possibilità di movimento dei cittadini è «una formula ampia e generica che non significa che si potrà andare a casa altrui a trovare gli amici e fare feste».
Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivando in prefettura a Milano. Al contrario, ha precisato il capo dell’Esecutivo, «si potranno andare a trovare le persone con cui si hanno rapporti di parentela ma non significa incontriamoci liberamente nelle case».
Sullo stesso argomento è intervenuto anche Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico, che a Quarta Repubblica, su Rete 4, ha affermato che dal prossimo 4 maggio «si potranno rivedere i congiunti» cioè «i parenti fino all’ottavo grado e affini, ma anche i fidanzati», chiarendo che invece non sarà possibile la «passeggiata con un amico».
Infine, il ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme, Federico D’Incà, a Sono le Venti, in onda sul Nove, a proposito della fase 2, ha detto: «I congiunti? Sono anche i fidanzati. Sono chiaramente i familiari ma ci sono anche i fidanzati all’interno. Molte persone sono rimaste separate in questi mesi, è stato molto, molto difficile. A tutti gli italiani va fatto un grande ringraziamento, perché hanno dimostrato di essere un popolo paziente, capace di riuscire a raggiungere un obiettivo importante, grazie al loro lavoro stiamo raggiungendo questa uscita dal lockdown, una fase due importante. Chiaramente i congiunti chiamati sono tutte le persone a cui vogliamo bene».
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