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In arrivo 8 milioni e mezzo di cartelle esattoriali: ira di Salvini e Meloni

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In arrivo 8 milioni e mezzo di cartelle esattoriali: ira di Salvini e Meloni

giovedì 23 Aprile 2020 - 12:28
In arrivo 8 milioni e mezzo di cartelle esattoriali: ira di Salvini e Meloni

Dal prossimo 1° giugno riprenderanno i controlli a tappeto da parte dell’Agenzia delle Entrate, come rimarcato dal presidente Ernesto Maria Ruffini.

«Dal primo giugno controlli fiscali a tappeto e 8 milioni di notifiche e cartelle esattoriali a carico di famiglie e imprese in difficoltà? Una follia. La Lega torna a chiedere, come già fatto con diversi emendamenti bocciati da governo e maggioranza in Parlamento, la riapertura della ‘pace fiscale’, un insieme di provvedimenti fra cui la rottamazione di tutte le cartelle esattoriali e interventi mirati di saldo e stralcio. Per ripartire imprenditori, lavoratori e famiglie hanno bisogno di soldi, non di tasse, burocrazia e terrorismo fiscale».

Così il segretario della Lega Matteo Salvini sull’invio delle cartelle esattoriali annunciato dall’Agenzia delle Entrate.

Infatti, come riportato su BlogSicilia.it, dal prossimo 1° giugno riprenderanno i controlli a tappeto da parte dell’Agenzia delle Entrate, come rimarcato dal presidente Ernesto Maria Ruffini in videoconferenza nel corso dell’audizione in Commissione Finanze e attività produttive della Camera, che si è svolta il 22 aprile scorso.

In pratica, i controlli dell’Agenzia delle Entrate, così come quelli della Riscossione, riprenderanno da giugno. Ed è stato stimato che 8 milioni e mezzo di atti saranno notificati ai contribuenti, ovvero gli accertamenti relativi soltanto all’Agenzia delle Entrate. Quindi, saranno molti di più gli atti associati alla Riscossione.

Critico anche il commento di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia: «Dal 1 giugno l’Agenzia delle Entrate riprenderà la sua attività di accertamento e notificherà 8 milioni e mezzo di atti, cartelle e comunicazioni: una vera e proprio valanga che travolgerà famiglie e imprese. Non possiamo permetterlo. Fratelli d’Italia chiede al Governo di intervenire oggi stesso con un provvedimento d’urgenza per bloccare questa follia. A Palazzo Chigi non mancano esperti e consulenti per scriverlo. Lo facciano immediatamente».

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