Siciliana, e francese d'adozione, è seriamente preoccupata per gli impatti negativi che la pandemia da Covid-19 sta avendo sul mondo della musica e della cultura.
«Il settore della cultura (e in particolare l’ambito musicale) sarà il più penalizzato dalla crisi economica causata dall’attuale emergenza sanitaria mondiale. Purtroppo, dobbiamo guardare in faccia il problema. Le orchestre avevano problemi di budget già prima della pandemia da Covid-19. Immagino un futuro con tagli ancora più imponenti dei precedenti».
Non è certamente dei migliori il futuro panorama musicale ipotizzato da Maria Luisa Macellaro La Franca, una delle direttrici d’orchestra, musiciste e compositrici più interessanti della nuova generazione. Macellaro La Franca è nata a Palermo. Fino alla prima giovinezza ha vissuto con la sua famiglia a Villabate (paese del palermitano) e da anni ormai vive a Bordeaux, in Francia, dove lavora e ha fondato il Festival «Autour du piano et de la harpe». Le sue opere liriche in versione originale sono ripetutamente rappresentate in diversi teatri francesi ed Italiani.
«RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE: LA SITUAZIONE È SERIA»
«Penso – sottolinea la direttrice – che non tutti abbiano capito la gravità dei fatti. Il deficit economico causato dalla pandemia porterà irrimediabilmente alla chiusura di alcuni teatri e orchestre. Difenderò la cultura musicale, nonostante, in Italia mi ritrovi quasi sola. Menomale che in Francia la situazione è parecchio differente, infatti, io e altri artisti impegnati in svariate discipline stiamo formando un sindacato che servirà a tutelare i nostri diritti e che speriamo ci garantirà il lavoro dopo la pandemia. Sto collaborando – aggiunge la direttrice – con un team di ricercatori, ideatori di un applicazione di monitoraggio che penso ci permetterà di rilanciare tutte le attività (non solo quelle culturali). Stiamo lavorando con due governi diversi per capire la fattibilità del nostro progetto».
LA SCARSA ATTENZIONE DA PARTE DEI MUSICISTI
«Ciò che onestamente mi sconvolge – tuona la Macellaro La Franca – più di ogni altra cosa é la scarsa partecipazione dei miei colleghi, fatta eccezione per qualcuno che ha esternato il proprio malessere alle istituzioni».
LA POLITICA COME PUÒ INTERVENIRE?
«Oggi l’unica cosa – spiega la Mecellaro La Franca – che la politica può fare é creare soluzioni , affidandosi a degli esperti che siano in grado di valutare e creare alternative lavorative. In Francia , diverse aziende del mondo della moda e del profumo si sono reinventare e hanno cominciato a produrre: alcool etilico , mascherine e protezioni diverse per i medici e gli infermieri . Un altro discorso é quello relativo all’Europa. Dobbiamo sostenerci a vicenda. Il tempo delle fake news e dell’odio é finito. Solo con la collaborazione di tutti i politici potremmo trovare soluzioni. Sono sconcertata dal clima ostile che si respira in Italia. Farsi la guerra politicamente non è una mossa vincente. Oggi perdiamo tutti».
FRANCIA E ITALIA COME STANNO AFFRONTANDO L’EMERGENZA?
«Penso che tutti gli stati siano nel panico – sottolinea la musicista – onestamente facendo ormai politica da diversi mesi (qui in Francia) , capisco la situazione e il loro punto di vista. La gente pensa per esempio che il presidente Emmanuel Macron non sappia gestire la crisi. Ma nessuno capisce che gli eventi sono talmente eccezionali da lasciare tutti spaesati. purtroppo dobbiamo armarci di pazienza. Ultimamente penso che il governo Italiano si stia muovendo nella giusta direzione. I dati parlano da soli. Ma ancora una volta dobbiamo essere pazienti per capire se il nostro operato darà i risultati sperati».
QUALI SONO I DISAGI ALLA SUA CARRIERA CREATI DALL’ATTUALE PANDEMIA?
«La pandemia – racconta Maria Luisa – mi ha creato enormi disagi. Ho dovuto annullare diversi concerti in svariate parti del mondo: Giappone, Cina, Romania, Italia, Francia, Australia. E, purtroppo la lista non è finita. Fra l’altro non é ancora chiaro come e quando potremo riprendere a viaggiare per lavoro».
LA LONTANZANZA DALLA PROPRIA TERRA D’ORIGINE…
«Inoltre – sottolinea la musicista – da siciliana emigrata in Francia, vivo il momento attuale con molta apprensione. Penso ai miei cari che non potrò riabbracciare ancora per un tempo indefinito ma penso sopratutto a tutte i miei conterranei che oggi, in Sicilia, vivono un dramma nel dramma, dettato da una condizione lavorativa sempre più precaria. Purtroppo molti padri di famiglia lavorano in nero e non sarà certamente un buono pasto ad aiutarli a pagare le bollette Non riesco ad immaginare la loro disperazione».
Gabriele Giovanni Vernengo