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Coronavirus: festeggiano le nozze d’oro in terapia intensiva

GinaLoPiparo

Coronavirus: festeggiano le nozze d’oro in terapia intensiva

mercoledì 15 Aprile 2020 - 19:30
Coronavirus: festeggiano le nozze d’oro in terapia intensiva

Nozze d’oro ai tempi del Coronavirus: ebbene sì, Sandra, 71 anni, e Giancarlo, 73, non hanno semplicemente raggiunto il loro importante traguardo durante la pandemia, ma addirittura all’interno di un reparto di terapia intensiva. Entrambi, infatti, hanno contratto il Covid-19.

«Sandra ha pianto molto ma non per sé, era preoccupata per suo marito – racconta Roberta Ferretti, infermiera presso l’ospedale di Fermo, dove i due sono ricoverati -. Lui mi raccontava di quanto ancora la amasse, dopo tanti anni, del tempo passato a guardarla ballare, ancora, solo perché gli piace guardarla e volerle bene. Quando ho scoperto che era il loro anniversario mi sono commossa, ho pensato che dovevano assolutamente festeggiarlo».

Così Roberta si è data da fare: «Ho preso cinquanta piccoli cuori che avevo a casa, un piccolo dolce con una candelina spenta che non si può certo accendere una fiamma vicino all’ossigeno. Abbiamo suonato la marcia nuziale, loro avevano i letti vicini e si sono presi le mani, con le poche forze che ancora avevano. È stato un momento incredibile, bellissimo, sono quei minuti che ci ripagano dei sacrifici di questi giorni».

Grande emozione in tutto il reparto. «Io non ho meriti se non quello di spingere i miei collaboratori sempre a vedere la persona accanto al paziente – ha dichiarato il primario Luisanna Cola – e a utilizzare l’identità e la biografia come sostegno alla cura. A volte viene fuori il miracolo, come in questo caso».

Nonostante i brutti momenti recentemente vissuti, infatti, i due coniugi sono sulla via della guarigione e saranno presto dimessi.

«Io mi auguro davvero che la gente continui a restare a casa – dice Roberta – in questi giorni di festa bisogna resistere ancora, per rispetto di tutto il lavoro fatto, della sofferenza di tutti i malati, di noi che abbiamo lavorato e lavoriamo in condizioni estreme. Non voglio avere gente malata tra quindici giorni perché non si riesce a rinunciare alla grigliata di pasquetta, non è serio, non ce lo meritiamo».

Gina Lo Piparo

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