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“Grazie fratelli Evangelici!”, a Cremona ONG dagli Usa per salvare vite umane

Lilia Ricca

“Grazie fratelli Evangelici!”, a Cremona ONG dagli Usa per salvare vite umane

giovedì 19 Marzo 2020 - 19:55
“Grazie fratelli Evangelici!”, a Cremona ONG dagli Usa per salvare vite umane

Salvare vite umane. In trincea per aiutare i cittadini. Arriva dal North Carolina a Cremona, la ONG americana cristiano - evangelica Samaritan’s Purse per fornire cure mediche al nostro Paese in piena emergenza coronavirus

Salvare vite umane. In trincea per aiutare i cittadini. Arriva dal North Carolina a Cremona, la ONG americana cristiano – evangelica Samaritan’s Purse per fornire cure mediche al nostro Paese in piena emergenza coronavirus.

Forte dell’esperienza in diversi conflitti mondiali tra i più terribili degli ultimi vent’anni: in Somalia, in Ruanda, nel Sudan, in Kosovo, in Afghanistan e in Iraq. Un rinforzo per i medici e gli infermieri dell’Ospedale cremonese esausto che da 26 giorni lavora ininterrottamente.

Uno staff di 60 persone tra medici, infermieri e tecnici. Le operazioni per l’allestimento dell’ospedale da campo sono iniziate mercoledì mattina 18 marzo nel parcheggio della struttura sanitaria: 60 posti letto, di cui 8 per la terapia intensiva. In totale le tende saranno sette, a cui si aggiungerà una unità per il triage e l’accoglienza dei pazienti. Con loro, militari e volontari della Protezione Civile cremonese.

Cremona è la provincia lombarda con il più alto numero di contagi rispetto alla popolazione. L’ospedale tira un sospiro di sollievo. Tempi record per realizzare un ospedale da campo. Coordinati i protocolli terapeutici, da venerdì 20 marzo l’ospedale dovrebbe essere operativo. «Questa struttura potrà essere utile a noi ma anche alla rete lombarda considerati i 30, 40 pazienti ogni giorno da mettere a letto. Alcuni giorni anche di più. Se non avremmo avuto la possibilità di mandare i pazienti da un’altra parte, non ce l’avremmo fatta», ha dichiarato Giuseppe Rossi, Direttore Generale dell’Ospedale di Cremona.

«Siamo sempre pronti a fornire un aiuto pratico di fronte alla crisi», ha affermato Franklin Graham, presidente di Samaritan’s Purse. «Stiamo andando in Italia per fornire cure salvavita a persone che stanno soffrendo. C’è molta paura e panico in tutto il mondo ma confidiamo che Dio abbia il controllo. Continuiamo a pregare per tutti coloro che sono colpiti da questa crisi sanitaria globale e per la nostra équipe medica che risponde». Samaritan’s Purse è tra le prime organizzazioni internazionali a fornire soccorso medico d’emergenza alle famiglie colpite da questo virus mortale nel nord Italia.

«Quando mi è stato annunciato che sarebbero arrivati, io come altri ci siamo commossi» ha commentato il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti. «Sono profondamente grato all’ONG Samaritan’s. Sì, sono proprio come samaritani che vengono ad aiutare altri samaritani, i nostri sanitari che da 26 giorni sono in trincea», ha aggiunto.

Il sindaco ha anche detto: «Siamo la provincia con più casi di contagi e di pazienti in ospedale se rapportati al numero di abitanti e al numero di medici e infermieri operativi nella nostra zona. Il nostro ospedale fin da subito si è reso disponibile e l’ha fatto anche per aiutare gli altri territori. Dopo 26 giorni così, era impossibile proseguire. Con questa consapevolezza è da giorni e giorni che stiamo premendo infinitamente per avere medici, infermieri e strutture. Ringrazio profondamente Regione e Governo per le risposte che stanno dando in un momento così complesso. Samaritan’s è un grandissimo regalo alla città e a tutto il territorio per alleviare fatica e sofferenza».

Un grazie, il sindaco lo rivolge anche al cavaliere Giovanni Arvedi che offre la permanenza dei membri della ONG presso l’albergo Continental, e poi all’Asst per il grande e complesso impegno logistico nella costruzione del campo, alla Protezione Civile e alle persone del Comune di Cremona per il continuo prodigarsi nell’organizzazione complessa anche di questa missione: dalla logistica ai trasporti, all’accompagnamento e alla missione stessa.

«Grazie a tutti, uniti insieme per la vita e la salute di tutti noi». «La nostra è una battaglia contro il tempo, ma non abbasseremo la guardia», ha detto il presidente della Provincia, Mirko Signoroni.

Parole di ringraziamento arrivano anche dal vescovo Antonio Napolioni: «Grazie, fratelli evangelici! A nome della diocesi cattolica di Cremona, desidero esprimere il più entusiasta e commosso ringraziamento ai responsabili e membri della ONG statunitense Samaritan’s Purse, espressione eloquente della carità della Chiesa Evangelica, giunti tempestivamente in città per allestire un moderno ospedale da campo in supporto alle nostre strutture sanitarie. La mia emozione è motivata anche dall’esperienza personale fatta fino a due giorni fa, ricoverato per polmonite da Covid-19 nel reparto di Pneumologia del nostro Ospedale Maggiore. Ho sperimentato minuto dopo minuto il drammatico crescendo di problematicità della situazione, il carico di lavoro su medici, infermieri e tutto il personale, raccogliendone discreti sfoghi e frequenti richieste di preghiera. La concreta solidarietà che viene oggi dai cristiani degli Stati Uniti è una delle risposte della Provvidenza a queste richieste e preghiere. La Provvidenza moltiplica il suo raggio di azione, nella misura in cui uomini e donne se ne fanno strumenti, con umiltà e coraggio, riconoscendo negli occhi del fratello malato e provato il volto del Signore Gesù. Desidero che tutti colgano anche il grande significato ecumenico di quanto sta accadendo: le diverse confessioni cristiane si riconoscono nell’essenziale del Vangelo, dando così buona testimonianza a Cristo, unico vero samaritano del mondo. Grazie, fratelli, perché mentre venite ad aiutarci, ci chiedete di accompagnare il vostro impegno con la nostra preghiera. Lo faremo certamente, sicuri che il binomio preghiera e carità cambia la realtà». La missione rimarrà a Cremona 90 giorni.

Lilia Ricca

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