Intervista a Emanuele Fardella, ex dj palermitano.
“A 16 anni pensai al suicidio: ero in un hotel a Berlino, vidi una finestra aperta e pensai a come lo avrei fatto”. Si può soffrire di depressione a 16 anni? Queste parole di Billie Eilish, la popstar classe 2001 icona dei giovanissimi è un esempio di quello che gli esperti hanno definito “il male del secolo”. È lo stile di vita contemporaneo a causare l’infelicità dei ragazzi e non solo. La preoccupazione per il denaro, la fama e l’immagine generano questa forma diffusa di malessere. Ed è proprio un ragazzo ad investigare l’argomento portando alla luce alcuni dei lati oscuri dell’industria dell’intrattenimento che da anni propina messaggi di violenza, satanismo e promiscuità sessuale.
Ex dj palermitano, Emanuele Fardella, per anni dietro una consolle nei villaggi turistici nei mesi estivi. Così Fardella racconta della sua storia con la musica da cui nasceranno dei saggi d’inchiesta, un romanzo ed un blog che nel 2019 ha raggiunto 1 milione di visualizzazioni. “La musica è la mia vita”, racconta. “A 18 anni un collega mi porta a conoscenza di un messaggio subliminale contenuto in una canzone. Era una di quelle che utilizzavo per far saltare il pubblico nelle serate ai villaggi. Ascoltai il disco al contrario, si può fare. Il messaggio era chiaro”. Studi americani, un argomento poco conosciuto in Italia quello della simbologia nei mezzi di comunicazione e nella musica. Nel 2004 arriva il primo libro, “Il lato occulto della musica”, divenuto un bestseller poi ripubblicato nel 2010. Nel 2011 l’apertura del blog “Oltre la musica” per smascherare i retroscena dell’industria dell’intrattenimento. Nel 2013 l’ospitata ad Italia 1 su “Mistero”. Poi il secondo saggio d’inchiesta “Oltre la musica, simboli e messaggi subliminali”. Fino al 2016 con il primo romanzo thriller-mystery, “Insider. Dentro la setta”, tra realtà e finzione narrativa. Nel 2018 un altro saggio d’inchiesta dal titolo “Che male c’è? I giovani e il fascino dell’occulto: musica, videogames e serie Tv”, da un’ottica scientifica e cristiana. Nel 2019 quest’ultimo saggio arriva alla prima posizione nella classifica Bestseller di IBS Libri per la categoria Sociologia. Il romanzo “Dentro la setta” vince la IV edizione del premio letterario Holmes Awards 2018 come “Miglior trama”, indetto dall’Accademia degli Artisti di Napoli.
“Continuo a fare delle scelte su quello che ascolto”, dichiara Emanuele. Il motivo? “Preservare la mia mente e la mia anima. Oggi si accetta tutto passivamente”. Che influenza hanno i media, la musica? I film e i videogames? “La nostra mente è in grado di decifrare alcune tecniche che a volte non vediamo. Si parla di sub stimoli o persuasione subliminale”, spiega Fardella. “Non tutte le persone che vengono a contatto con gli stessi contenuti hanno le stesse conseguenze. Se quel messaggio inviato da un medium, la televisione, i videogames, la musica, avesse lo stesso effetto su tutti, tutti potremmo essere dei killer o andremmo a comprare uno stesso prodotto”. “Che male c’è?”, chiedono i giovani che seguono le sue conferenze in giro per l’Italia e leggono gli articoli del suo blog. Ignari degli effetti emotivi e spirituali che derivano dalla visione di un film, dalle canzoni e dalle immagini dell’idolo musicale nei suoi videoclip o nelle sue foto diffuse sui social.
Un esempio? “Le terrificanti avventure di Sabrina”. Una serie tv diffusa su Netflix. Da dove nasce la serie? “Per rendere la serie più vicina possibile alla realtà ci siamo ispirati a veri rituali di magia”, dichiara uno degli sceneggiatori. Una comedy horror, un ibrido tra comicità e satanismo per conquistare la simpatia dei più. Un altro esempio? “Lucifer”, dove Eva lascia Adamo per diventare l’amante di Lucifero. “Il principe di questo mondo”, come definito dalla Bibbia appare un superoe, un attore belloccio che mette simpatia. “Un successo per Lucifer tale che in Inghilterra e in Galles sono in aumento i neonati chiamati con lo stesso nome “Lucifer”. Ciò che noi abbiamo definito “scioccante”, “strano” o “diverso”, è finito per diventare normalità. Gli effetti collaterali? Il rischio di emulazione e suicidio, come riportano molti fatti di cronaca. Violenza, satanismo e promiscuità sessuale. Cosa possono insegnare questi contenuti? Non occorre essere di fede cristiana per capire. Gli artisti sono a conoscenza di quello che promuovono attraverso t-shirt, videoclip e foto sui social? “Lo spirito di questo mondo” lega spesso le persone o i personaggi di spicco dentro una spirale di silenzio per paura di esporsi. Ci sono artisti che dichiarano delle conversioni al Cristianesimo. Uno per tutti, la star americana Justin Bieber, che nel suo ultimo disco, in “Thank you Jesus” ringrazia pubblicamente Gesù che lo ha liberato dalla sua vecchia natura. Kanye West, altro artista giunto al primo posto delle classifiche americane: un’associazione cristiana americana ha regalato 20.000 Bibbie a chi avesse acquistato il suo disco e volesse saperne di più sul Cristianesimo.
“Oltre la musica”, il blog di Emanuele Fardella nel 2019 raggiunge 1 milione di visualizzazioni. Una ricerca svolta in Italia nel 2018 dal Cesap – Centro studi abusi psicologici, dice che “Un ragazzo su 2 tra i 16 e i 18 anni ha avuto almeno una volta un contatto con la magia, letture delle carte o partecipazione a sedute spiritiche”. Quando a questi 3.600 ragazzi è stata chiesta la motivazione dell’avvicinamento al mondo dell’occulto, il 42% ha risposto: curiosità, il 27% ribellione, il 23% sfiducia nella chiesa. “Dare le colpe a Dio per gli errori della chiesa è la cosa più sbagliata che potessimo fare”, risponde Emanuele. Solo l’8% dichiara un senso di indipendenza. Nell’ultimo decennio le mode si sono sempre più orientate verso il gotico e l’oscuro. E la musica, i videogiochi, le serie tv e il cinema ne avrebbero enfatizzato la fascinazione attraverso tecniche di persuasione subliminale.
Ancora musica. Achille Lauro al Festival di Sanremo 2019 dichiara così: “Io scrivo solo ed esclusivamente sotto l’effetto di stupefacenti. La droga è assolutamente fondamentale per la nostra creatività oltre che per la nostra ispirazione musicale”. “Costanza, determinazione e studio per coltivare un obiettivo”, contesta Emanuele. “Faccio quello che voglio”, riporta Lauro in uno degli ultimi video. Ma “Faccio quello che voglio” non è un’invenzione di Lauro. “Fai ciò che vuoi, sarà tutta le legge” è una citazione dell’inizio del ‘900 pubblicata in uno scritto del padre del satanismo moderno Aleister Crowley. Achille Lauro si traveste da Gesù nella Pietà di Michelangelo in un suo videoclip dove si vedono anche delle orge. “Io credo in un solo dio e questo sei tu”, commenta un seguace. “Io direi di creare tutta una religione incentrata solo su di te perché sei il nostro unico Dio”, continua una ragazza. Un esplicito riferimento alla Cristianità messa in discredito. “Cambiano gli artisti, cambiano i video, le canzoni ma i simboli nel tempo sono sempre gli stessi”, spiega Emanuele. Nel satanismo tutto viene ribaltato. Una croce invertita, classico simbolo del satanismo viene interpretato da alcuni come simbolo cattolico legato a San Pietro, che si è fatto crocifiggere al contrario perché non si riteneva non essere degno di morire come Gesù. E gli artisti? “Questi simboli che facevano parte di una cerchia ristretta diventano cultura popolare, parte integrante della nostra società”.
Tornando alla scienza. La persuasione avviene con un modellamento conscio e con uno inconscio. Esiste la persuasione occulta che avviene con un modellamento inconscio: sub stimoli che non sono percepibili a livello cosciente. Gli studiosi dicono che nel nostro cervello sono presenti due aree: la mente conscia, quella più razionale, che crea, agisce e che pensa. E la mente inconscia, una sorta di scatola nera dove rimangono tutti i messaggi che arrivano al nostro cervello, che siamo convinti di eliminare perché lontani dalle nostre credenze, dal nostro modo di pensare, dalle nostre ideologie, ma che agiscono in maniera obliqua e perversa. E gli effetti? Si vedono quando il livello di controllo della nostra mente si abbassa, quando tendiamo a rilassarci. I mezzi di intrattenimento sono uno degli strumenti più potenti di rilassamento. E i simboli? Arrivano lì dove le parole non arrivano. E noi diventiamo portatori inconsapevoli di queste ideologie.
Ancora musica: Fedez con il suo telo da mare e il numero “666” diffuso sui social nell’estate 2019. “Noji all’origine del male”, una tavoletta esoterica al quinto posto dei giochi più venduti sul web. Il commento? “Iniziare i bambini alla magia”, “Sorprendere gli amichetti”. Asbro che ha realizzato una versione del gioco (tra i 10 giochi più venduti su Amazon) per bambini dagli 8 anni in poi è uno dei finanziatori del film. Il cerchio si chiude. “La musica non ha colpe. È l’animo umano che si cela dietro, che può rendere la musica magnifica o ripugnante. C’è chi è molto esplicito nei suoi messaggi. Le cose sono sotto gli occhi di tutti ma molti le sottovalutano”, afferma Emanuele. “A gennaio 2020 – riporta il suo blog Oltre la musica – l’hashtag #witch ha raccolto oltre 585 milioni di visualizzazioni su TikTok e #witchesoftiktok ha ricevuto più di 84 milioni di visualizzazioni. Le “streghe di TikTok“, così definite dal Daily Dot, sono in genere ragazze con un forte interesse per la stregoneria che usano la piattaforma per creare una comunità di persone affascinate dall’occulto. Sembra funzionare visto che alcune di queste streghe hanno accumulato centinaia di migliaia di seguaci sul noto social network “Tik Tok”. Nei loro brevi video dispensano consigli su come lanciare incantesimi, sui libri da studiare o con quali pratiche magiche esercitarsi”.
Cosa ne pensa la Bibbia? Dio proibisce di praticare la stregoneria (Deuteronomio 18:9-13). La stregoneria come l’occultismo è una pratica che non migliora il livello spirituale dell’uomo ma lo abbassa fino a farlo sprofondare nel buio più fitto. Queste pratiche causano inganno, schiavitù e sofferenza perché hanno la loro origine in quello che la Bibbia chiama “Mondo delle tenebre” (Colossesi 1:13). Ma i giovani questo non lo sanno. Dio è stato cancellato dal vocabolario della modernità. Pare non esserci più spazio per lui in questo mondo dominato soltanto dal relativismo più assoluto.
Lilia Ricca