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Coronavirus: i Ferragnez lanciano campagna di solidarietà per il San Raffaele

GinaLoPiparo

Coronavirus: i Ferragnez lanciano campagna di solidarietà per il San Raffaele

lunedì 09 Marzo 2020 - 19:51
Coronavirus: i Ferragnez lanciano campagna di solidarietà per il San Raffaele

Una donazione di 100mila euro e una campagna di raccolta fondi per la creazione di nuovi posti letto per il  reparto di terapia intensiva del San Raffaele di Milano. Così Chiara Ferragni e Fedez hanno deciso di fare la loro parte a fronte dell’emergenza Coronavirus, sfruttando la visibilità mediatica di cui godono come strumento di solidarietà.

«Speriamo che questa nostra iniziativa sensibilizzi le persone in Italia e all’estero, sull’emergenza Coronavirus nella quale siamo tutti coinvolti», hanno dichiarato i due su Instagram incentivando i numerosi follower a collegarsi al link su gofundme e dare il proprio contributo.

«In questa fase davvero delicata, dal punto di vista sociale e sanitario, possiamo anche noi fare qualcosa. Medici e scienziati stanno facendo un lavoro importantissimo e vorremmo supportarli concretamente». Tutti, ognuno a suo modo, possono fare qualcosa: il messaggio lanciato dai Ferragnez è chiaro.

Accedendo alla campagna, è possibile scegliere la somma da devolvere a partire da un minimo di 5 euro. La piattaforma non ha commissioni, ma ogni donatore può scegliere liberamente se lasciare o meno una mancia.

Il tetto è stato fissato a 1.500.000 euro, che serviranno ad acquistare ventilatori, dispositivi di ventilazione non invasiva, monitoraggio emodinamico e monitor. L’obiettivo è triplicare i posti in terapia intensiva e subintensiva.

«È un contributo concreto che apprezziamo moltissimo e che speriamo sia di esempio per molti – ha dichiarato il primario di terapia intensiva cardiovascolare e generale del San Raffaele, Alberto Zangrillo -. Noi continuiamo la nostra battaglia, che vinceremo, contro questa emergenza straordinaria, dove le terapie intensive rappresentano l’unica possibilità di guarigione per i pazienti più gravi».

Gina Lo Piparo

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