La violenza sessuale e il matrimonio forzato sono i tipi di persecuzione più 'utilizzati' contro i cristiani. Ne dà notizia l'Index Mondial del la Persécution des Chrétiens, pubblicato ogni anno dall'ONG Portes Ouvertes (Porte Aperte).
La violenza sessuale e il matrimonio forzato sono i tipi di persecuzione più ‘utilizzati’ contro i cristiani. Ne dà notizia l’Index Mondial del la Persécution des Chrétiens, pubblicato ogni anno dall’ONG Portes Ouvertes (Porte Aperte).
L’84% degli intervistati, infatti, ha fornito queste due risposte in un questionario che viene utilizzato come base per la compilazione della classifica. Altre due risposte da parte del 64% degli intervistati: violenza fisica e divorzio forzato.
Violenza sessuale e matrimonio forzato
La violenza sessuale è il modo più comune per esercitare il controllo o l’autorità sulle donne cristiane di qualsiasi età, nonché un modo per punirle per la loro fede. Molto spesso, questa violenza ha luogo al di fuori dell’ambito coniugale. A volte una donna è soggetta a un’unione indesiderata, spesso anche con il suo stupratore. Questo serve a disonorare di proposito la cristiana e, di conseguenza, anche la sua stessa famiglia e comunità.
Sebbene al matrimonio forzato consegua uno status sociale, si può facilmente evolvere in una spirale di brutalità intima da cui le donne non possono sfuggire e in cui vengono esercitate altre forme di violenza e pressione. Nei Paesi in cui i cristiani sono i più perseguitati, le donne che sono costrette ad affrontare questo tipo di persecuzione vivono una ‘scomparsa’ sociale, soprattutto se sono convertite. Seppur sono fisicamente vive, queste donne vicono nascoste e isolate e, quindi, la loro sofferenza non viene mai denunciata.
Helene Fisher, di Porte Aperte, ha affermato: «Quando questi cristiani vengono aggrediti sessualmente a causa della loro fede, subiscono indicibili abusi fisici e mentali e a volte vengono bloccati in matrimoni indesiderati. E anche se riescono a sfuggire al loro destino, le attende il rifiuto e il peccato che le perseguiterà fino alla fine della loro vita. Perché purtroppo, anche all’interno delle comunità cristiane, l’esclusione viene comunemente praticata per motivi di ‘disonore’ ma soprattutto a causa di una crudele mancanza di conoscenza biblica. Non ci sono più prospettive future per queste donne».