L'accusa del senatore della Lega, Roberto Calderoli, al Governo Conte. Intanto, la Cina ha annunciato maggiori controlli da chi arriva dall'Italia.
«La Corea del Sud attraverso il suo presidente Moon ha annunciato lo stanziamento di nuovi fondi per 25 miliardi di dollari per rispondere all’epidemia di Covid-19. L’Italia, con il suo governo di improvvisati ha annunciato un piano da 3,6 miliardi. I conti e le proporzioni sono semplici da fare».
Lo ha affermato il senatore della Lega, Roberto Calderoli. «Così la Corea che ha un Pil inferiore a quello italiano, ha una popolazione inferire alla nostra, ha più contagiati (circa 4800) ma per loro fortuna quasi la metà dei morti (28), stanzia 25 miliardi, mentre l’Italia stanzia un settimo o un ottavo di quella cifra. Neppure in presenza di un’emergenza come quella che stiamo vivendo questo Governo riesce a non apparire un Governo delle banane. Conte e Governo giallorosso: ma andate a quel Paese», ha concluso Calderoli.
La Cina, intanto, ha deciso che tutti i viaggiatori che arriveranno a Pechino da Italia, Corea del Sud, Giappone e Iran saranno sottoposti ad una quarantena di 14 giorni. Lo ha reso noto il vice segretario generale del governo municipale di Pechino, Chen Bei. Anche la città di Shanghai ha adottato lo stesso provvedimento per coloro che arrivano da Paesi – ma non è stato specificato quali – con «condizioni di virus relativamente gravi».
In Cina, tra l’altro, sono stati registrati 125 nuovi casi di contagio da coronavirus: si tratta del numero di casi più basso dal 21 gennaio scorso. Altre 31 persone sono morte, tutte nella provincia dello Hubei, portando il totale a 2.943 nel Paese.
La Cina, però, ha registrato altri sette casi di ‘contagio di ritorno’ dall’Italia. Sulle 11 nuove infezioni da Coronavirus annunciate oggi fuori dall’Hubei, epicentro dell’epidemmia, sette sono relative allo Zhejiang, ha detto la Commissione sanitaria nazionale. Sono cittadini cinesi tornati dall’Italia la scorsa settimana che, secondo il network statale Cgtn, lavoravano nello stesso ristorante di Bergamo e avevano stretti contatti con la prima donna rientrata il 28 febbraio e risultata positiva.
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