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Coronavirus, l’appello di un’immunodepressa: “Lasciate la mascherine a chi rischia la vita”

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Coronavirus, l’appello di un’immunodepressa: “Lasciate la mascherine a chi rischia la vita”

giovedì 27 Febbraio 2020 - 10:28
Coronavirus, l’appello di un’immunodepressa: “Lasciate la mascherine a chi rischia la vita”

Si è spesso detto che le mascherine sono utili soltanto in caso di contagio. Ovvero, servono esclusivamente alle persone positive al coronavirus per non contagiare gli altri (e non viceversa).

Si è spesso detto che le mascherine sono utili soltanto in caso di contagio. Ovvero, servono esclusivamente alle persone positive al coronavirus per non contagiare gli altri (e non viceversa).

Ora, per rafforzare questo messaggio – duro evidentemente ad arrivare a destinazione – riportiamo l’appello di Elena Vaccari, una ragazza immunodepressa, che su Facebook ha scritto: «Basta con le razzie di disinfettanti e mascherine nelle farmacie, perché poi chi ne ha veramente bisogno rischia di non trovarne».

E ancora: «Sono un’immunodepressa durante la prima epidemia del mondo contemporaneo. Sì, appartengo proprio a quella categoria di ‘persone a rischio’ che vedete citate negli articoli di questi giorni. So che avete paura, ma state tranquilli: è ormai chiaro che il Coronavirus non farà niente a voi che state bene, mentre potrebbe fare molto male a quelli che, come me, hanno le difese immunitarie sotto ai piedi a causa di chemioterapie o simili».

«Scrivo perché – ha aggiunto la donna – sono un po’ sconvolta da quello che vedo succedere in Italia, un Paese che ho lasciato tante volte ma dove poi sono tornata per vivere ‘per sempre’, un ‘per sempre’ che ha assunto un significato diverso da quando, 2 anni fa, ho avuto la diagnosi di leucemia. Amici italiani, vi prego, basta con le lamentele e le polemiche… basta con le razzie di disinfettanti e maschrine ‘a caso’… le farmacie rispondono anche a chi, come me, ne ha davvero bisogno, che ‘non se ne trovano più’: ma vi sembra il caso di farsi compatire così?».

Infine, l’appello: «Chiedo a tutti voi un po’ più di senso civico, e di buona volontà per far sì che le cose migliorino nei prossimi giorni. Se dovete rinunciare a qualcuna delle vostre abitudini per contenere la diffusione del virus, non fatene una tragedia. Io, e tutti gli altri membri del gruppo ‘persone a rischio’, ve ne saremo grati ‘per sempre’».

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