Andrea Williams: «È una dichiarazione enorme che il nuovo governo deve affrontare con urgenza».
Andrea Williams: «È una dichiarazione enorme che il nuovo governo deve affrontare con urgenza».
Il 98% degli aborti praticati nel Regno Unito è stato definito moralmente inaccettabile dalla Chiesa d’Inghilterra.
Come riferisce The Christian Institute, nel corso di una riunione del Sinodo generale, Andrea Williams, membro dell’assemblea nonché amministratore delegato dell’organizzazione Christian Concern, ha chiesto quali siano i casi in cui la Chiesa inglese legittima l’aborto.
La domanda è nata dal fatto che proprio la Chiesa d’Inghilterra ha dichiarato che in alcune circostanze limitate l’aborto dovrebbe essere consentito.
Il vescovo di Carlisle, James Newcome, ha allora spiegato che «in situazioni in cui la continuazione di una gravidanza minaccia la vita della madre, l’interruzione della gravidanza può essere giustificata».
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In Gran Bretagna la legge consente l’aborto dopo 24 settimane qualora ci si trovasse difronte ad un ‘grave handicap fetale’; spesso tale concessione viene applicata nei casi di sindrome di down o di spina bifida.
Il vesovo Newcome ha precisato che per ‘grave handicap fetale’ dovrebbe intendersi una condizione per cui la sopravvivenza del bambino sarebbe possibile solo per un periodo molto breve.
Da qui la conclusione di Andrea Williams: solo l’1,7% degli aborti nel Regno Unito riflette tali condizioni ed è, quindi, giustificabile secondo la Chiesa.
«La Camera dei vescovi oggi ha chiarito che il 98% degli aborti che si verificano nel Regno Unito sono moralmente sbagliati. Questa è una dichiarazione enorme che il nuovo governo deve affrontare con urgenza».
Gina Lo Piparo
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