Nathan Johnson, direttore regionale di International Christian Concern for Africa, ha dichiarato: «Il mondo non può più chiudere gli occhi».
Nathan Johnson, direttore regionale di International Christian Concern for Africa, ha dichiarato: «Il mondo non può più chiudere gli occhi».
Un nuovo attacco dei Fulani in Nigeria ha ucciso 32 cristiani. Gli aggressori hanno anche incendiato quattro chiese e distrutto molte case e terreni, lasciando senza dimora e nessun mezzo per sopravvivere 7.500 persone.
L’attacco, come riportato su InfoChretienne.com, è avvenuto tra il 26 e il 27 gennaio nei villaggi di Kwatas, Rubio e Marish,. Gli aggressori hanno anche privato gli abitanti di questo villaggio dell’accesso al cibo e al lavoro.
La comunità in lutto si è riunita per seppellire i corpi:
Today, a mass burial was held for the 23 victims of the Fulani herdsmen killings in Bokkos, Plateau State, on Sunday & Monday
The Nigerian government has continued to reinforce their actions by being economical with the truth and failing to hold them accountable. #PlateauMourns pic.twitter.com/BkY7ivvDad— Yitkyim (@Yitkyim) January 30, 2020
Nathan Jones ha affermato: «Questi attacchi contro i cristiani in Nigeria sono così comuni che il mondo facilmente chiude gli occhi. Poche persone si preoccupano del fatto che ci sono cristiani uccisi ogni giorno. I media e le organizzazioni internazionali vogliono rendere questo tipo di tragedia normale o storica. Non danno alcuna motivazione religiosa dietro queste stragi. Ciò renderebbe l’attività troppo difficile da gestire. Per coloro che sono coinvolti quotidianamente, tuttavia, è vita e morte. Il mondo non può più chiudere gli occhi. Il governo nigeriano deve essere ritenuto responsabile perché non protegge i suoi cittadini e gli autori devono essere puniti. Il governo nigeriano deve anche dimostrare il proprio impegno nei confronti dei cittadini cristiani del Paese aiutando a ricostruire i loro luoghi di culto che vengono bruciati o distrutti quotidianamente».
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