Il Partito Comunista Cinese adotta misure sempre più violente nei confronti dei cristiani.
Secondo le statistiche (che sono in continuo aggiornamento), sono almeno 32.815 i cristiani della Chiesa di Dio Onnipotente, che, nel 2019, a causa della loro fede, sono stati perseguitati dal Partito Comunista Cinese (PCC). Tra loro: 6132 sono stati arrestati, 3824 sono stati torturati, 19 persone sono stati uccisi, dopo essere stati anche loro torturate. I loro «reati»? Avere partecipato ad alcune attività cristiane e avere divulgato il Vangelo.
LA CHIESA DI DIO ONNIPOTENTE
La Chiesa di Dio Onnipotente è un movimento religioso nato in Cina nel 1991 e da sempre perseguitato dalla dittatura comunista.
IL CONTINUO MONITORAGGIO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE
Tra i metodi utilizzati dal PCC per perseguitare i cristiani, il più diffuso è il monitoraggio dei canali di comunicazione. Ad esempio, nella provincia di Shandong le autorità politiche e militari hanno utilizzato le telecamere di videosorveglianza ad alta definizione per monitorare e pedinare i cristiani, eseguendo più di 924 arresti.
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CONTINUE CONDANNE PER I CRISTIANI
Nel 2019 i cristiani arrestati e condannati sono più di 1355, più del doppio del numero nel 2018. Sempre nel 2019, 64 fedeli sono stati condannati a 7 anni e 3 a 12 anni. I cristiani condannati e incarcerati di solito vengono sottoposti a terribili violenze fisiche e psicologiche. A molti di loro viene imposto di lavorare gratuitamente dalle 12 alle 20 ore. A causa di questi abusi, diverse persone sono morte durante il loro periodo di prigionia. Ad oggi, in Cina, la situazione di 4 milioni di cristiani va diventando sempre più drammatica.
Gabriele Giovanni Vernengo
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