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Nigeria: i cristiani muoiono e nessuno fa niente

GinaLoPiparo

Nigeria: i cristiani muoiono e nessuno fa niente

martedì 04 Febbraio 2020 - 13:09
Nigeria: i cristiani muoiono e nessuno fa niente

Le dure parole del monsignor Augustine Akubeze denunciano le atrocità che i cristiani della Nigeria sono costretti a vivere in mezzo all'indifferenza generale.

Le dure parole del monsignor Augustine Akubeze denunciano le atrocità che i cristiani della Nigeria sono costretti a vivere in mezzo all’indifferenza generale.

I cristiani soffocano nel sangue in Nigeria, ma chi dovrebbe non fa nulla per cercare di difenderli. Questo il rimprovero del presidente della Conferenza Episcopale nigeriana, che in un confronto con Aiuto alla Chiesa che Soffre ha denunciato la tragica realtà dei cristiani residenti nello stato africano, nonché la carenza di aiuti concreti nei loro confronti.

«C’è pochissima trasparenza sugli atroci atti di violenza verso molti nigeriani, ma ancor di più verso i cristiani. L’impunità è all’ordine del giorno», si legge sulla pagina che Porte Aperte ha dedicato alla Nigeria sul suo sito. L’ascesa al potere di Muhammadu Bahari, eletto presidente nel 2015, ha infatti portato per lo più musulmani a ricoprire le cariche importanti nei settori nevralgici della società, quali la difesa, l’immigrazione, la giustizia.

La crescita del partito islamista APC di Buhari  inoltre, ha inasprito gli attacchi verso i cristiani, vittime non solo di Boko Haram, ma anche dell’Islamic State West Africa Province (ISWAP), gruppo di matrice terroristica staccatosi dal primo, e dei pastori nomadi fulani, per lo più di religione musulmana, che a causa della desertificazione crescente si scontrano sempre più frequentemente e violentemente con  gli agricoltori indigeni, prevalentemente cristiani.

«Il 95 percento dei rappresentanti sono musulmani, in un Paese in cui vi sono circa il 50 per cento di cristiani, chi dovrebbe assicurare la nostra sicurezza appartiene ad una setta di una religione, ad un solo gruppo etnico, in una nazione multi-religiosa e multietnica», ha dichiarato monsignor Augustine Akubeze, arcivescovo di Benin City e presidente della Conferenza episcopale della Nigeria, rimproverando la mancanza di azione per quantomeno cercare di contenere l’emergenza costituita dai fulani, i quali ad oggi sono riusciti persino a superare Boko Haram.

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«La mancanza di azioni penali significative nei loro confronti alimenta ulteriormente la convinzione che essi godano del sostegno del governo federale – ha duramente affermato monsignor Akubeze, come riporta da Il Giornale. Il prelato lamenta persino la mancanza di strumenti concreti che a noi potrebbero sembrare elementari aiuti alla sicurezza comune: «Se tutti i seminari, i monasteri e i conventi che ospitano religiosi disponessero di telecamere, sarebbe utile perlomeno per catturare alcuni terroristi».

Ma altro che telecamere, i cristiani della Nigeria devono addirittura pagare per avere la protezione della polizia la domenica a messa.

«Buhari è scioccato dall’uccisione di Lawan Andima?», chiede l’arcivescovo, ricordando la morte del presidente dell’Associazione Cristiana della Nigeria, il cui appello durante la prigionia aveva commosso il mondo intero. Il presidente Buhari, nel comunicato che annunciava la morte di Andima, aveva condannato la brutalità dell’assassinio, considerato «deliberatamente provocatorio» , e promesso punizioni per i colpevoli, ma il monsignore incalza: «Molti nigeriani si chiedono se il presidente viva in un universo parallelo – come può essere sorpreso dopo che alcuni di noi hanno partecipato a numerose sepolture di massa di cristiani uccisi da Boko Haram?».

L’appello, dunque, è alla comunità internazionale, ai media e ai governi, affinché s’impegnino a  proteggere le vite di questi cristiani barbaramente uccisi e perseguitati giorno dopo giorno per via della propria fede. Come? Innanzitutto parlandone e non tappando ulteriormente le loro bocche col bavaglio del silenzio e della distrazione, e poi agendo concretamente facendo pressione sui governi locali.

«Raccontate le atrocità che avvengono in Nigeria. In questo modo il nostro governo potrebbe sentirsi sotto pressione ed agire. La nostra speranza è che le nazioni dell’Unione europea e gli Stati Uniti sentano l’obbligo morale di proteggere le vite dei cristiani e di tutti i nigeriani che vengono costantemente attaccati e uccisi da Boko Haram e dai pastori fulani».

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