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La promessa del governo britannico: più aiuto ai cristiani perseguitati

Filippa Tagliarino

La promessa del governo britannico: più aiuto ai cristiani perseguitati

venerdì 31 Gennaio 2020 - 23:29
La promessa del governo britannico: più aiuto ai cristiani perseguitati

Nel mirino dell'emergenza mondiale sicuramente si trova la questione dei cristiani perseguitati e a tal proposito è stato promesso un maggiore sostegno da parte del governo britannico.

Nel mirino dell’emergenza mondiale sicuramente si trova la questione dei cristiani perseguitati e a tal proposito è stato promesso un maggiore sostegno da parte del governo britannico verso tutti quei cristiani all’estero che subiscono violenze giornalmente.

Un anno fa, Philip Mounstephen, vescovo di Truro, è stato incaricato di rivedere lo stato della persecuzione cristiana mondiale e le indagine sono state rese note al pubblicato nell’estate 2019. Dal suo rapporto si evince che la persecuzione è così estrema da costituire un genocidio in varie parti del mondo. Perciò ha formulato una serie di raccomandazioni che il governo ha compreso, promettendo di adottare una strategia di sostegno.

Il rapporto invitata il governo a prendere in considerazione la sanzione dei Paesi che perseguitano i cristiani e ad introdurre una formazione obbligatoria sull’alfabetizzazione religiosa per il personale del Ministero degli esteri.

Parlando alla House of Lords, la baronessa Goldie ha affermato che la legislazione sarebbe stata portata avanti dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE per mostrare una leadership globale, penalizzando i Paesi che violano i diritti umani.

Inoltre, ha aggiunto che il Regno Unito imporrà sanzioni in risposta a gravi violazioni dei diritti umani o abusi. Nel dicembre 2019, il primo ministro Boris Johnson ha usato il suo discorso di Natale per evidenziare la persecuzione cristiana in tutto il mondo, ricordando i tanti cristiani che proprio nel giorno della natività avrebbero festeggiato in segreto, nascosti per la paura di professare il proprio credo o molti altri da una cella di prigione, e ha continuato, rivolgendosi a tutti i cristiani nel mondo: «Come Primo Ministro, è qualcosa che voglio cambiare. Stiamo con i cristiani ovunque, in solidarietà, e difenderemo il vostro diritto di praticare la fede» .

Ad oggi il genocidio cristiano ha subito un’indifferenza sconcertante. Il cristiano esiste e ha la necessità di esprimere la propria spiritualità in ogni parte del globo. Se in occidente viene deriso, nel resto del mondo ha un epilogo ben peggiore.

L’essere cristiano è uno stile di vita minacciato, disturba i ‘buoni’ e urta i cattivi. La religione per molti è motivo di guerre e contese nel nome dell’ignoranza, ma se esiste gente pronta a morire per un credo legittimo allora va difeso e salvaguardato.

FILIPPA TAGLIARINO

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